Gravidanza

5 erbe medicinali controindicate in gravidanza

art 9 immagine 3

Non tutte le erbe medicinali sono, però, positive in gravidanza, in quanto possono contenere dei principi attivi che possono nuocere al feto e che possono presentarsi poco benefiche durante il periodo dell’allattamento.

Abbiamo individuato cinque erbe medicinali che non devono essere assunte in gravidanza. E’ importante controllare nei preparati erboristici che siamo abituate a consumare se queste erbe fanno la loro comparsa e, in caso positivo, è preferibile sostituirle con altri preparati che ne siano privi.

art 9 immagine 1

1) Il salice e l’olmaria

salice

Queste piante attuano un’azione antiaggregante delle piastrine, per cui non devono essere assunte in gravidanza. Anche il ginko opera questa funzione, per cui attenzione ai preparati energetici che lo contengono. Il flusso sanguigno subisce molte variazioni durante la gestazione. Solitamente si verificano dei casi di pressione bassa nei primi mesi, mentre negli ultimi periodi di gestazione la pressione sanguigna può alzarsi fino a raggiungere episodi di ipertensione. Per questo motivo, assumere sostanze che interferiscono con il normale stato della pressione sanguigna si rivela controproducente e può risultare pericoloso per la salute della mamma e del bambino.

2) Arancio amaro

Arancio amaro

Questa erba contiene sinefrina, soprattutto nei frutti acerbi. La sinefrina viene solitamente aggiunta ai prodotti dimagranti in quanto accelera il metabolismo. Durante la gravidanza essa potrebbe però indurre problemi di tipo cardiovascolare e la sua funzione tonificante si rivela quindi altamente inutile. Meglio controllare le composizione dei prodotti, in quanto l’arancio amaro è spesso presente in molti preparati erboristici.

3) Il carciofo e la salvia

carciofo

Queste due piante esercitano un’azione inibitrice nella produzione del latte. Questi vegetali non devono essere assunti durante l’allattamento, in quanto non lo favoriscono affatto. Il loro sapore molto forte può, inoltre, alterare il sapore del latte al piccolo e renderlo di difficile digeribilità.

4) Ortica

ortica

L’ortica viene impiegata sia come depuratrice del sistema digerente sia come base nella preparazione di molti cosmetici dedicati alla cura dei capelli. In gravidanza essa deve essere preferibilmente evitata, in quanto stimola in modo importante la muscolatura uterina, provocando nei casi più acuti degli spasmi.

5) Ginseng ed eleuterococco

ginseng

Queste erbe medicinali vengono spesso impiegate per donare energia e per aiutare l’organismo ad affrontare degli stati di sovraffaticamento. In realtà, la loro azione in gravidanza può interferire con l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e quindi alterare le funzioni ormonali che già si presentano molto speciali nel periodo della gestazione. Alla ricerca di energia deve essere preferito il riposo, quindi queste erbe vanno assunte solamente una volta concluso il periodo dell’allattamento.

A queste erbe possiamo anche aggiungere la camomilla, in quanto essa stimola le contrazioni dell’utero. La regola vale sia per la camomilla romana che per la camomilla da campo, per cui l’assunzione può essere riservata al periodo del post parto. Si tratta di un effetto blando, ma i soggetti più sensibili potrebbero manifestare dei disturbi legati alla sua assunzione. Meglio quindi cercare il relax attraverso altre erbe che aiutano il benessere della mamma, come il finocchio e anche la melissa, erbe prive di particolari controindicazioni durante il periodo della gestazione e dell’allattamento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *