Avete il naso chiuso e siete periodicamente raffreddate? Ebbene, spesso liquidare il tutto con una banale influenza è riduttivo, poichè le infezioni ai seni nasali e paranasali, unitamente a cefalee, ostruzione e secrezione nasale, febbre e altre evidenze, potrebbero in realtà celare una più sgradita sinusite, malattia piuttosto diffusa all’interno del territorio italiano… e non solo: secondo quanto affermano alcune recenti statistiche, infatti, nei Paesi industrializzati la percentuale di popolazione che soffre di sinusite cronica è stimata intorno al 3-10%.
Ma cosa è realmente la sinusite? E come si manifesta? Come riconoscerla prontamente?
Quanti tipi di sinusite esistono?
In primo luogo, giova ricordare che non esiste un’unica tipologia di sinusite, e come tale malattia debba essere scissa in almeno due macrocategorie: la sinusite acuta (che sfocia in rinorrea, febbre e cefalea, durando complessivamente da 5 a 15 giorni) e la sinusite cronica (che invece è un fenomeno duraturo, dando seguito a forme infettive ricorrenti che generano febbre lieve, ostruzione nasale, mal di testa). Le sinusiti croniche hanno una durata maggiore al mese, verificandosi – nell’ipotesi di sinusiti ricorrenti – almeno 2-3 volte l’anno.
Vi sono inoltre altre categorie di sinusiti, come quelle determinate da monolateralità dei sintoni: si tratta di fenomeni spesso collegati all’ascesso di alcuni morali che, trovandosi ancorata al seno mascellare, può determinare un’infezione poi scaturita nella sinusite.
Come se non bastasse, la sinusite può essere altresì determinata da altri fattori come l’esposizione professionale a sostanzew irritanti, l’utilizzo di farmaci, l’asma, la deviazione del setto nasale e tanto, tanto altro (e per individuare i quali sarà naturalmente necessario il ricorso al medico).
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Quali sono i sintomi della sinusite?
Detto ciò, è possibile cercare di individuare i principali sintomi della sinusite. Quelli più tipici sono:
- Ostruzione nasale con possibile secrezione giallo/verde
- Dolore al viso
- Sensazione di pressione facciale
- Febbre (più o meno elevata, ma generalmente lieve)
- Mal di testa
- Mal di denti
- Alitosi
- Incapacità di percepire gli odori
- Stanchezza
- Tosse
I sintomi di cui sopra vengono percepiti in misura diversa a seconda delle persone. Si tratta infatti di una malattia con sintomi percepiti in modo soggettivo, e per un cui quadro medico sarà necessario procedere alla consulenza di un esperto.
Per poter completare compiutamente il quadro giova tuttavia ricordare che si può trattare con maggiore facilità di sinusite quando le secrezioni nasali tendono a uscire dalla gola, considerato che le narici risulteranno ostruite, e che quando il naso respira male, a risentirne è anche la tuba di Eustachio, il condotto che mette in comunicazione il naso con l’orecchio medio (ed ecco perchè spesso le persone che soffrono di sinusite hanno le orecchie “tappate”).
Come diagnosticare la sinusite?
Oggi giorno è possibile diagnosticare la sinusite in maniera piuttosto puntuale, attraverso le più moderne tecniche endoscopiche.
Generalmente, una primissima diagnosi può essere già effettuata attraverso la valutazione dei segni clinici comuni che fanno sospettare la presenza di un’infiammazione dei seni paranasali. Successivamente, per ulteriori accertamenti, ci si può affidare a tecniche strumentali come la radiografia o, nei casi più dubbi, alla TAC. Anche l’endoscopia nasale, effettuata con delle fibre ottiche, può confermare la diagnosi e evidenziare eventuali fattori interni predisponenti alla sinusite.
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In tale ambito, è utile ricordare che l’endoscopia nasale è oramai un esame estremamente comune, effettuato anche senza anestesia locale: lo spessore delle fibre ottiche è infatti molto sottile (nell’ordine di 2-2,5 mm), e provoca solamente un leggero fastidio.
Come curare la sinusite?
Una volta che sono stati individuati i sintomi, si procede a individuare la cura migliore per la sinusite. Ad ogni modo, ricordate come la sinusite acuta guarisce spontaneamente e senza l’utilizzo di antibiotici: consultate comunque il vostro medico di fiducia, che saprà certamente consigliarvi l’utilizzo di decongestionanti, e gli utili lavaggi nasali con soluzioni fisiologiche faciliteranno la rimozione delle secrezioni, favorendo la guarigione e prevenendo la complicazioni.
Nell’ipotesi in cui la sinusite duri più di due o tre settimane, la terapia prevede l’assunzione di farmaci antibiotici associati a decongestionanti e cortisonici.
In ogni caso, trattandosi di una malattia piuttosto eterogenea nelle sue manifestazioni e nelle condizioni di tollerabilità, parlatene apertamente con il vostro medico, unico professionista che riuscirà a individuare la giusta cura per il vostro stato.