La diagnosi precoce di patologie oculari è il modo migliore per garantire al bambino lo sviluppo di una visione sana, ecco perché, i medici consigliano di sottoporre i bambini alla prima visita optometrica dai 6 ai 12 mesi.
I pediatri raccomandano di effettuare visite oculistiche di screening sui neonati per verificare la presenza di infezioni o problemi strutturali con gli occhi: palpebre malformate, cataratta, glaucoma o altre anomalie. Anche se gli occhi di un bambino vengono controllati al momento della nascita, è una buona idea programmare una visita oculistica per il piccolo qualche mese dopo.
L’esame dell’occhio del bambino è simile a quello eseguito sugli adulti. Il medico valuta la storia clinica del bambino, la visione, i muscoli oculari e le strutture oculari. Il medico osserva come il bambino si concentra e se entrambi gli occhi vengono utilizzati insieme come una squadra. A questa età, il medico dovrà anche verificare che non ci siano malattie come la cataratta congenita o altri problemi agli occhi, e determinare se esiste miopia, ipermetropia o astigmatismo.
Anche se un bambino non può fornire alcun input “soggettivo” a questa età, il medico può eseguire diversi test in grado di fornire informazioni sulla vista del bambino. Ecco cosa aspettarsi da un esame della vista del bambino:
- Il medico valuta la visione del bambino. Viene proiettata una luce brillante negli occhi del bambino e si verifica la presenza del riflesso rosso, ma si va anche a valutare la capacità del piccolo di guardare un volto o seguire la luce in movimento.
- Il medico dilata temporaneamente le pupille con gocce delle gocce. L’oculista utilizzerà uno strumento per testare l’occhio del bambino e verificare la presenza di un errore di rifrazione, come miopia, ipermetropia o astigmatismo.
- Il medico utilizza uno strumento illuminato con una lente d’ingrandimento (oftalmoscopio) per guardare dentro gli occhi del bambino e rilevare eventuali segni precoci di difficoltà.