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Papa Francesco apre ai divorziati come padrini di battesimo

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Nuove aperture di Papa Francesco, sempre più impegnato nel rendere la Chiesa maggiormente moderna e vicina alle esigenze della famiglia. Durante un’intervista rilasciata al quotidiano argentino La Nacion, infatti, il papa ha parlato esplicitamente dei divorziati risposati, e alla domanda dell’intervistatrice Elisabetta Piquet, la risposta del Papa è stata piuttosto esaustiva.

Che facciamo con loro, che porta si può aprire? C’è un’inquietudine pastorale: allora gli andiamo a dare la comunione? Non è una soluzione dargli la comunione. Questo soltanto non è la soluzione, la soluzione è l’integrazione. Non sono scomunicati. Ma non possono essere padrini di battesimo, non possono leggere le letture a messa, non possono distribuire la comunione, non possono insegnare il catechismo, non possono fare sette cose, ho l’elenco lì. Se racconto questo, sembrerebbero scomunicati di fatto! Allora, aprire un po’ di più le porte.

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Successivamente, Papa Francesco ha voluto chiarire in maniera ancora più esplicita l’atteggiamento della Chiesa verso tali persone, definendolo in maniera chiara “troppo chiuso”.

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La testimonianza di un uomo e di una donna che dicano: ‘Guarda, caro, io mi sono sbagliato, sono scivolato su questo punto, ma credo che il Signore mi ami, voglio seguire Dio, il peccato non mi ha vinto, vado avanti’“. E per argomentare meglio aggiunge:”se arriva uno di questi truffatori politici che abbiamo, corrotti, a fare da padrino ed è regolarmente sposato per la Chiesa…Lei lo accetta? E che testimonianza va a dare al figlioccio? Testimonianza di corruzione?

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Posizione particolarmente aperta è inoltre stata espressa dal papa emerito Ratzinger, secondo cui i divorziati risposati non devono essere esclusi dalla vita della Chiesa, e che possono inoltre fare da padroni e madrine nel battesimo.

Insomma, qualcosa sembra muoversi nelle immutate (ma non immutevoli) tradizioni ecclesiastiche. Dal canto nostro non possiamo che esprimere apprezzamento nei confronti di qualsiasi mossa che possa avvicinare il sistema ecclesiastico più prossimo alle esigenze della famiglia e anche di quelle persone che si sono dovute avvicinare al divorzio, al fine di ritrovare un congruo benessere.

E voi che ne pensate? Trovate che queste dichiarazioni dei “due Papi” siano delle dichiarazioni congrue con quanto consigliabile per una Chiesa più moderna? O ritenete che sia invece il caso di mantenere ferme alcune delle propensioni storiche della Chiesa?

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