Tutti coloro i quali hanno a che fare con bambini molto piccoli, sanno bene che durante il loro primo anno di vita il loro sonno può essere molto turbolento… uno dei problemi maggiori per i neo genitori è infatti quello di “insegnare” ai propri pargoli a dormire, e non sempre con metodi convenzionali (nel filmato che vogliamo proporvi oggi ci sono comunque 7 metodi molto simpatici e carini).
La soluzione a quanto precede non è attualmente ancora a disposizione degli “sfortunati” genitori. Tuttavia, pur essendo certi che un metodo perfetto attualmente non esiste, è possibile cercare di elaborare alcuni consigli che potranno essere particolarmente utili per poter conseguire un sonno più ristoratore.
Innanzitutto, non spaventatevi se i vostri figli piccoli si svegliano improvvisamente durante la notta: all’inizio i “cuccioli d’uomo” non sanno come dormire, e hanno bisogno dell’aiuto dei genitori per impararlo. Nel 10-15% dei casi, i bambini soffrono di risvegli frequenti, e non riescono a dormire per più di 6 ore di seguito. Complessivamente, tuttavia, i neonati sono dormiglioni: un bimbo di poche settimane può dormire più di 15 ore al giorno, a tre mesi ne dorme fino a 15, a nove mesi 14, e così via. Insomma, se dorme troppo durante il giorno, è possibile che la notte non riesca a riposare adeguatamente. Per tale motivo, cercate di ridurre dolcemente i pisolini giornalieri.
Altro motivo di insonnia può essere il ricorso all’allattamento frequente (meno di 1 ora e mezzo durante le prime settimane di vita). In altri termini, il neonato tende a svegliarsi perché è abituato al rapporto frequente con il seno e, pertanto, mostra di avere fame ogni volta che si sveglia.
Altra causa è la c.d. “ansia di separazione”. Tra gli otto e i diciotto mesi il piccolo può soffrire del distacco dalla madre (che magari lo accompagna all’asilo nido o lo lascia alla babysitter): di notte il bambino può riprovare tali esperienze, rivivendo l’ansia nel sogno. In questo caso cercate di stargli vicino fino a quando non si calma!