Guide e Consigli

Occhiali da sole per bambini, sì o no? Cerchiamo di capirne di più

 

È più facile pensare a proteggere  la loro pelle, cospargerli di crema protettiva con tanto di cappellino, in spiaggia, ma c’è una attenzione che non tutti hanno: i raggi del sole danneggiano la pelle e allo stesso modo possono danneggiare la vista dei bambini. I raggi ultravioletti minacciano le parti anteriori dell’occhio come la cute palpebrale, particolarmente sottile, la cornea, che è la prima lente del sistema visivo e, in assoluto, la parte più sensibile del corpo umano, la congiuntiva, la tonaca trasparente che copre la sclera, la parte bianca, e il cristallino, la seconda lente del sistema, che quando si opacizza dà luogo alla cataratta. Ecco come proteggere i loro occhi.

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occhialiQuando si acquista un occhiale da sole non bisognerebbe pensare solo all’aspetto estetico, ma fare attenzione che la lente garantisca un totale assorbimento di raggi ultravioletti UVA e UVB. Questi raggi non servono alla visione e sono dannosi qualsiasi sia la parte dell’occhio che li assorbe.

Sul mercato ci sono tre tipi di lenti: standard, polarizzate, fotocromatiche. Sebbene le standard siano le più comuni e diffuse, nei bambini è utile sapere che le lenti polarizzate filtrano anche i riflessi e possono contribuire non solo a proteggere l’occhio, ma anche a migliorare la visibilità, specie se ha qualche difetto nella vista, ad esempio la miopia, molto comune dei bambini di età scolare.

Proteggere gli occhi ma non sottrarsi alla luce del sole: una ricerca condotta da Scott Read della Queensland University of Technology e presentata alla Australian Vision Convention presso Queensland ha dimostrato come la miopia sia legat alla crescita repentina dell’occhio e che quest’ultima avviene piu lentamente nei bambini che trascorrono due ore al giorno all’aperto. Quindi la miopia non è , come si pensa comunemente, figlia dell’uso di pc, tablet, e TV che implica guardare da vicino, quanto della carenza di esposizione alla luce esterna dei bambini che preferiscono quelle attività che si svolgono prettamente al chiuso.