Notizie

Muore a 3 mesi dopo settimane di ricovero. Poi la notizia choc: “È omicidio volontario”

 

Svolta nel caso della piccola di soli 3 mesi morta a Bari il 13 febbraio scorso per difficoltà respiratorie dopo settimane di ricoveri nel reparto di pediatria dell’ospedale Giovanni XXIII di Bari.

(Continua a leggere dopo le foto)

ospedale_bimba3_dentroA provocarne la morte, non sarebbe stata una patologia, ma la mano di qualcuno. La Procura di Bari, infatti, ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e i sospetti degli inquirenti si concentrano in ambito familiare.

A segnalare ai carabinieri la morte sospetta furono gli stessi medici che avevano avuto in cura la piccola. Gli accertamenti della magistratura, coordinati dal pm di Bari Simona Filoni e delegati ai carabinieri, si sono subito indirizzati verso la famiglia della vittima.

Inizialmente il fascicolo era per omicidio colposo. Le acquisizioni di documenti e le indagini hanno poi portato gli inquirenti a sospettare che la morte fosse stata provocata. L’ipotesi di reato è quindi diventata di omicidio volontario. Le cause del decesso sono ancora ignote, in attesa che sia depositato l’esito dell’autopsia. Indagando sulla morte della bambina, gli investigatori hanno poi raccolto elementi a carico del padre della vittima, un 29enne di Altamura, relativamente ad un’altra vicenda, una violenza sessuale nei confronti di una 14enne, figlia di un’amica di famiglia, avvenuta il 6 gennaio. Per questo episodio l’uomo è stato arrestato il 9 aprile è ed attualmente in carcere.

La violenza sessuale sarebbe stata ordita proprio nel periodo in cui la figlia era ricoverata, “vegliata dalla madre, – spiegava la Procura in una nota con la quale dava notizia dell’arresto – a sua volta confortata dall’amica, madre della minore vittima dell’abuso sessuale”. La violenza sarebbe stata consumata in casa dell’uomo, “non utilizzata da tempo in ragione dei molteplici ricoveri che avevano interessato la piccola figlia dell’arrestato (e che richiedevano da tempo la presenza dei genitori in ospedale)”.

carabinieri_bimba 3_dentro

Con la scusa di fare le pulizie, il 29enne avrebbe invitato la minorenne ad aspettare distesa sul letto. Mentre la ragazzina giocava con il telefonino, “approfittando della totale fiducia riposta dalla ragazza in lui – spiega la Procura – e della amicizia che legava la madre della stessa alla convivente dell’arrestato”, avrebbe abusato sessualmente di lei. Con porte e finestre serrate, la 14enne non avrebbe così avuto la possibilità di chiedere aiuto e fuggire.

Il 12 aprile si è svolto dinanzi al gip del Tribunale di Bari Roberto Oliveri del Castillo l’interrogatorio di garanzia del 29enne, assistito dall’avvocato Giuseppe Dellorusso, che ha risposto alle domande fornendo la sua versione dei fatti.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno