Nessun genitore, dinanzi al proprio piccolo in fin di vita, vorrebbe dare ai medici l’autorizzazione a staccare le macchine. Eppure è ciò che è successo a Samantha e Adam Baker, una coppia di genitori che nel 2013 hanno purtroppo dovuto acconsentire a tale scelta, considerando le sofferenze patite dal figlio Harrison, affetto da meningite.
Nato nel mese di dicembre del 2012, il piccolo Harrison aveva solamente 3 settimane di vita quando i genitori lo hanno scoperto immobile nel letto. Di qui la corsa disperata all’ospedale e, purtroppo, la triste diagnosi: meningite.
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La mamma ha raccontato alla stampa locale che il neonato è stato immediatamente trasferito in un altro ospedale, con il rischio che avrebbe potuto morire durante il viaggio. Le cure erano inutili: i medici pronosticarono 5 soli giorni di vita, ed hanno sostenuto la decisione dei genitori di condurlo al Bluebell Wood Children’s Hospice, dove il piccolo potesse morire in pace, tra le braccia dei genitori.
Nel nuovo centro il bimbo è stato accudito e cullato con grande generosità, mentre i genitori si preparavano tristemente a dar lui l’estremo saluto. Di qui, l’incredibile sorpresa: dopo aver spento le macchine, il bimbo non solo è riuscito a sopravvivere, bensì ha dato dei segni di concreto miglioramento. “Quando abbiamo spento il sostegno artificiale non ci saremmo mai aspettati che Harrison sopravvivesse. Ci si è spezzato il cuore quando ci hanno detto che nostro figlio sarebbe morto ma quando questo non è avvenuto ci è sembrato un miracolo” – hanno ricordato i genitori che ora si apprestano a celebrare il terzo anno di vita del bimbo.
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Oltre ad esser riuscito a sopravvivere, il bimbo sembra poter godere di discrete condizioni di salute, rispetto a quanto ha dovuto sopportare. La sua disabilità è infatti legata alla quasi sordità da un orecchio, e da una mezza paralisi cerebrale sul lato destro. Disabilità che non lo fermeranno di certo, e che non smentiscono il miracolo di vita del quale è stato protagonista.
