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Camomilla ai neonati: quando può essere data?

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La camomilla è nota per le sue proprietà lievemente sedative. Può pertanto essere somministrata nei bambini negli adulti per poter favorire il sonno o alleviare qualche leggero fastidio. Ma si può dare con serenità anche ai neonati? Cerchiamo di saperne un pò di più.

Quali sono le proprietà della camomilla?

La camomilla è una pianta molto conosciuta fin dall’antichità per le sue evidenti qualità di calmante e sedativo. La virtù è dovuta alla sua proprietà antispasmodica: in altri termini, la pianta può indurre a un rilassamento muscolare, eliminando inoltre i gas intestinali e favorendo la digestione.

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Per questi motivi spesso i genitori danno la camomilla ai propri bimbi, favorendo dunque il sonno notturno. Ma si può somministrare con totale tranquillità a tutti i piccoli?

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Camomilla nei bimbi e nei neonati

Iniziamo con il ricordare che la camomilla, oltre che per via orale, viene spesso utilizzata nei bimbi attraverso prodotti per l’igiene e la cura personale. In ogni caso, non sembrano esservi particolari criticità nell’utilizzo di questa pianta, che pertanto – previo consiglio del medico – può essere utilizzata per via topica fin dalla nascita. Via libera dunque a detergenti, oli e creme con effetto lenitivo, che potrebbero fungere da sollievo per i piccoli fastidi del bebè.

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E per quanto concerne la loro assunzione orale? Le tisane a base di camomilla non sono una rara presenza nell’alimentazione del neonato, fin dalle prime settimane di vita. Ad ogni modo giova ricordare che tale abitudine contrasta con le linee guida nazionali e internazionali di nutrizione infantile, secondo cui l’unico alimento che dovrebbe contraddistinguere il regime del neonato è l’allattamento materno, esclusivo.

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In altre parole, fino al compimento del primo semestre di vita, meglio evitare di somministrare camomille e tisane, prediligendo invece solamente l’allattamento materno o, quando non disponibile, un prodotto sostitutivo che dovrà essere stabilito su indicazione del medico pediatra.

Quali sono i tipi di camomilla per bambini

Quando il piccolo sarà cresciuto, sarà altresì possibile arricchire il suo regime alimentare con qualche lieve dose di camomilla. Per prepararla potete affidarvi ai prodotti già pronti (sempre su consiglio del pediatra) oppure procedere a una preparazione domestica.

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Ad esempio, potete acquistare in erboristeria dei fiori di camomilla sfusi, e utilizzarli per poter preparare dei decotti o degli infusi. Nel primo caso sarà sufficiente mettere i fiori in acqua fredda e procedere a bollire per almeno venti minuti, con un rapporto tra acqua e camomilla che dovrà essere di 50 grammi di fiori di camomilla secchi in mezzo litro d’acqua. Il decotto potrà essere sia bevuto che utilizzato per preparare degli ottimi impacchi.

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Se invece preferite fare l’infuso di camomilla, sarà sufficiente versare acqua bollette sui fiori stessi, e lasciare in infusione per un paio di minuti. Quindi, procedete a filtrare. In linea di massima, il quantitativo per tazza è di un cucchiaio di fiori di camomilla freschi, o un cucchiaino di fiori essiccati. I fiori di camomilla possono poi essere coltivati anche in giardino o sul balcone di casa. Sconsigliamo invece vivamente di raccogliere i fiori di camomilla che potete comunemente trovare sui campi, visto e considerato che non è dato sapere la loro “salubrità” (potrebbero essere stati utilizzati diserbanti).

In alternativa, potete acquistare delle bustine di camomilla o utilizzare la camomilla solubile: in quest’ultimo caso fate tuttavia attenzione alla presenza di edulcoranti. Meglio pertanto evitare di somministrarla ai bambini troppo piccoli. Meglio altresì evitare di utilizzare bevande zuccherate, che potrebbero favorire l’insorgenza della carie.