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Neonato trovato morto in un armadio a Torino: la clamorosa svolta nelle indagini. L’agghiacciante verità sulla madre…

 

È stato partorito vivo, e poi ucciso, il neonato che lo scorso 4 ottobre i carabinieri hanno trovato nell’armadio di un appartamento di Torino. Svolta decisiva nelle indagini: i carabinieri hanno notificato alla madre, una peruviana di 36 anni, l’obbligo di dimora nel Comune di Torino. La donna è accusata di infanticidio e occultamento di cadavere. Il passo avanti nell’inchiesta è avvenuto grazie agli accertamenti eseguiti in collaborazione con il raggruppamento investigazioni scientifiche dell’Arma. Dagli  esami eseguiti, è emerso che la donna ha partorito nella propria abitazione e poi ucciso il neonato per “compressione cranica”.

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bibmo-fbtrNell’abitazione, in quel momento, era presente solo la figlia di cinque anni della donna. Il marito, insieme a un altro figlio di sette anni, non era in casa.

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A trovare il corpicino del neonato ormai senza vita erano stati i carabinieri della Compagnia di San Carlo in seguito al ricovero della donna all’ospedale Maria Vittoria. La trentaseienne era arrivata lì per una grave emorragia conseguenza del parto. Aveva perso molto sangue e i medici avevano subito capito che aveva appena partorito. I militari hanno notificato ieri alla donna l’obbligo di dimora nel Comune di Torino.

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