Gravidanza

Nausee in gravidanza, ne soffrono tre donne su quattro. Ma dall’America arriva la novità: schizza all’insù il consumo di cannabis nei primi mesi. La preoccupazione degli esperti

 

Nei primi mesi di gravidanza, tre donne su quattro soffrono di nausea. Una condizione che non ha conseguenze per il bambino, ma può essere molto fastidiosa. l modo in cui si manifesta la nausea varia molto da donna a donna: per qualcuna è un fastidio leggero, per altre più intenso. Spesso colpisce al mattino, appena sveglie, quando lo stomaco è vuoto, ma in realtà non c’è una regola fissa: c’è chi la prova al pomeriggio o alla sera, chi per tutto il giorno, chi addirittura anche di notte. Sono tutte situazioni perfettamente normali.
Nella gran parte dei casi, gli attacchi di nausea si alternano con morsi della fame, consentendo tutto sommato di alimentarsi in modo sufficiente. Solo in poche donne, le stime dicono 3-30 ogni mille, la nausea può sfociare in iperemesi, con vomito importante che impedisce alla futura mamma di alimentarsi in modo adeguato. In questi casi, può essere necessario il ricovero in ospedale, se i farmaci non funzionano e la donna non riesce a tollerare liquidi e alimenti. (Continua dopo la foto)

Pregnant woman is about to be sick.
Ma di questi giorni è la notizia – riportata da Andkronos – che aumenta, in California, il consumo di cannabis tra le giovani donne incinte, che la utilizzano per attenuare le nausee mattutine. A delineare il fenomeno uno studio pubblicato sul network Jama, che ha analizzato i consumi nello Stato americano dal 2009 al 2016, scoprendo il particolare aumento nelle giovani future mamme. Dal 2002 al 2014, infatti, la prevalenza di consumo in questa popolazione è passata dal 2,4% al 3,9%. A ricorre di più alla marijuana contro le nausee le ragazze in attesa di un figlio con meno di 18 anni (22%) e quelle tra i 18 e i 24 anni (19%). (Continua dopo le foto)

nauseadentro2 nauseadentro1Di fronte a questo fenomeno i ricercatori chiedono il finanziamento di studi ad hoc per chiarire quali siano le conseguenze reali sul feto del consumo di cannabis in gravidanza. Intanto, considerata l’assenza di studi dirimenti sul tema, il Collegio americano di ginecologia e ostetricia raccomanda alle donne incinte di evitare il consumo di cannabis perché, anche se la ‘canna’ riduce le nausee, dal 10 al 30% del principio attivo (Thc), passando attraverso la placenta, arriva al bambino.