Sta destando particolare apprezzamento il riscontro, anche in Italia, del primo trapianto di rene da donatore samaritano, ovvero da persone che hanno donato un organi in vita semplicemente per generosità, senza sapere a chi sarebbe andato.
A fornire il lieto annuncio è il Ministero della Salute, che in un comunicato ha dunque sottolineato come i risultati del primo trapianto in Italia da donatore samaritano e l’effetto domino che ne è scaturito attraverso il programma di cross over, ha consentito a ben cinque coppie risultate incompatibili tra di loro di poter ricevere un trapianto di rene.
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Secondo le indiscrezioni – non confermate – il primo trapianto sarebbe stato effettuato a Milano da una donna che ha donato il proprio rene. Contemporaneamente è partita una vera e propria catena cross over, attraverso la quale è stato possibile – si legge ancora nel comunicato ministeriale – incrociare i dati di tutti i donatori e di tutti i riceventi delle coppie, idonei al trapianto da vivente ma incompatibili tra di loro a livello immunologico o per gruppo sanguigno, creando così una catena di donazioni e di trapianti.
Il risultato è stato eccezionale: l’operazione ha garantito l’effettuazione di 5 trapianti di rene a coppie tra loro incompatibili. Il tutto, nella speranza che il caso non sia isolato, ma rappresenti una leva in più per tutti coloro che sono in attesa di un organo e vedono in tale comportamento una maggiore possibilità di benessere.
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Il Ministero della Salute ha indetto una conferenza stampa sul tema, a cui parteciperanno il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e il dottor Nanni Costa, Direttore del Centro Nazionale Trapianti, oltre ai chirurghi che hanno concretamente effettuato l’operazione di espianto degli organi e i successivi trapianti.