Alimentazione

Svezzamento alimentare del bimbo, qualche utile riflessione!

svezzamento bimbi

Uno dei momenti di crescita più radicali del bimbo è quello che prevede l’introduzione del cibo solido, delle pappe e di tutto ciò che non sia unicamente il latte materno, l’acqua e pochi altri elementi che vengono introdotti nel suo organismo nei primi mesi di vita. Purtroppo, molti genitori sanno bene quanto sia difficile cercare di far abituare il bimbo a questi alimenti: in alcuni casi si arriva a veri e propri conflitti, con il bimbo che si rifiuterà di mangiare pappe e altri alimenti preparati. Come agire, dunque?

svezzamento-1

In linea di massima, è possibile ricordare come le tesi in proposito siano piuttosto varie, e non sempre lineari. Il contrasto che può nascere tra chi ritiene che il bimbo, una volta superato il primo semestre, debba essere cordialmente forzato ad assumere altri alimenti, e chi invece ritiene che sia giusto attendere il momento in cui lo stesso bimbo si “pronto”, è piuttosto netto.

svezzamento-2

Ad ogni modo, è bene ricordare che il bambino non è molto abituato alla masticazione, e che in ogni caso – non avendo denti – non potrà che “soffrire” se viene introdotto del cibo solito non triturato e frammentato. Sarebbe inoltre buona abitudine non aggiungere al cibo sale o zucchero o altri condimenti, e attendere almeno il compimento dei primi 10-12 mesi di vita prima di far ingerire latte vaccino, pesce, uovo e altri alimenti.

Leggi anche: Latte in polvere, polemiche sulle differenze di prezzo

La soluzione migliore è probabilmente quella che prevede un passaggio “graduale” al nuovo stile alimentare. Il latte (materno) sarà sempre indispensabile anche in caso di svezzamento precoce (3-4 mesi). Per quanto concerne la quantità, è bene cercare di evitare delle inutili imposizioni al bimbo, tranne i casi in cui vi siano degli eccessi (al ribasso o al rialzo), e sempre dopo averne parlato con il medico.

svezzamento-3

In linea di massima, così come avveniva durante l’allattamento , sarebbe opportuno lasciar mangiare al bimbo la quantità di cui avrà bisogno, in relazione alla sua crescita e al suo appetito. Nel primo anno di vita è bene ricordare che non esiste, praticamente, alcun rischio di obesità o di sovrappeso, considerato che il bimbo mangerà in proporzione ai propri bisogni nutritivi.

Leggi anche: Vitamine in gravidanza, ecco quali assumere con maggior frequenza

Sarebbe inoltre bene evitare di somministrare cibi ad alto contenuto calorico, e limitare sempre quelli molto ricchi di proteine animali: di fatti, come risulterà evidente, in bambini predisposti una dieta di questo tipo può favorire il sovrappeso nell’età successiva, e sarebbe pertanto bene cercare di rendere più equilibrato l’apporto nutritivo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *