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“Senza i miei due angeli non ce la farei”. Milly Carlucci si confessa nel suo momento difficile

 

A pochi giorni dalla finalissima di ‘Ballando con le stelle’, il programma di successo che conduce da 11 anni, Milly Carlucci apre il suo cuore e svela il segreto della sua forza, nonostante stia vivendo un gran brutto momento.

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milly dentroLa conduttrice, infatti, non parla del suo programma, animato oltre che dai balli dei concorrenti famosi anche dalle gran litigate in diretta, ma svela la sua vita privata, parlando del periodo non facile che sta attraversando, con la mamma che è mancata e il papà molto anziano. E confessa che, il segreto della sua forza, sono i suoi figli: “Grazie a loro affronto più serenamente le inquietudini e le preoccupazioni legate a questa fase delicata”.

Milly è sposata dal 1985 con il costruttore Angelo Donati. Sono ‘caratteri complementari’, dice Milly a Vanity Fair: “Angelo ha uno spiccato senso dell’umorismo, ma resta un ingegnere: concreto e razionale. Io invece sono una sognatrice, romantica e distratta. In una parola, una nuvoletta rosa”. Mai una crisi: “Siamo sempre stati complici e convinti della nostra relazione. Sarà che quando ci siamo conosciuti eravamo già adulti, ognuno con le proprie storie ed esperienze alle spalle e con un forte senso della famiglia ereditato dai rispettivi genitori. Ci siamo sposati coscienti della responsabilità che comportano i figli e pronti ad affrontare insieme le sfide imprevedibili della vita”.

Schermata-2016-04-21-alle-10.19.17E Angelica e Patrick, che quest’anno compiranno rispettivamente 29 e 24 anni, hanno dato loro tanta soddisfazione: “Abbiamo da poco festeggiato l’ultimo traguardo del secondo genito, Patrick, che dopo la laurea non solo ha trovato lavoro subito, ma ha pure conseguito un Master in strategia e innovazione in ambito finanziario ed economico. Che emozione!”. Milly è stata una mamma molto ansiosa, ma ha imparato a controllarsi: “Lo nascondo meglio”, dice. “Quando Angelica e Patrick, dopo le scuole dell’obbligo, sono andati a studiare a Londra al college, li chiamavo tutti i giorni e mi sentivo dire che ero opprimente. Adesso, invece, aspetto che mi telefonino loro”.