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Guide e Consigli

Natale con l’influenza, ecco come aiutare i vostri bimbi

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Le feste natalizie sono oramai prossime. E, purtroppo, con esse si sta anche avvicinando il picco dell’influenza, che quest’anno dovrebbe coincidere proprio con la parte finale dell’anno, e con quella iniziale dell’anno prossimo. Ma in che modo poter fronteggiare questo sgradito inconveniente, evitando che i bambini abbiano questa parte magica dell’anno totalmente guastata?

Iniziamo a ricordare che, per fortuna, quest’anno i ceppi influenzali non dovrebbero essere troppo aggressivi: si tratta dell’AH1N1, dell’AH3NS e del B Phuket, tre ceppi riconosciuti dall’Iss (Istituto Superiore della Sanità), che per il momento avrebbero colpito 400 mila persone. Considerando che non si tratta di ceppi pericolosi (ma comunque da non sottovalutare), i medici consigliano di non abusare dei farmaci, utilizzando magari gli antipiretici (il paracetamolo) solo per contrastare il sintomo della febbre alta, senza eccedere e, soprattutto, sempre dietro consulto del proprio medico.

Come riconoscere l’influenza di Natale

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L’influenza stagionale si riconosce per i tre sintomi tipici, e ben noti in ogni stagione: la febbre (che si presenta solitamente alta e superiore ai 38 gradi), sintomatologia a carico dell’apparato respiratorio (tosse, raffreddore, mal di gola), dolori articolari e muscolari.

Come curare l’influenza di Natale

Se i vostri bimbi hanno colto l‘influenza, è buona norma cercare di condividere i sintomi con il proprio pediatra di riferimento, e scoprire insieme a lui cosa fare per lo specifico caso. Ricordate in ogni caso che è fondamentale cercare di ricorrere a un buon riposo, perchè l’organismo riesce a contrastare efficacemente il virus solamente se è ben riposato. Fate assumere ai vostri bimbi tanti liquidi: acqua, brodo e integratori salini possono contrastare la disidratazione, uno dei rischi più comuni.

In terzo luogo, si può procedere a dare sollievo al bimbo bagnando un panno umido e ponendolo su fronte, braccia e gambe. Ricordate altresì di areare frequentemente la stanza nel quale si trova il bimbo, garantendo pertanto un buon ricambio.