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Influenza in arrivo, qualche dato per le mamme più apprensive!

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L’influenza stagionale è arrivata anche in Italia. Certo, il picco non si è ancora concretizzato (il numero dei casi che superato il valore della soglia del 10% è ancora piuttosto basso, in Europa), ma il bollettino settimanale del Centro Europeo di Controllo delle malattie ha dichiarato che già in Italia la soglia è stata superata nella settimana tra il 22 e il 28 dicembre, con un tasso di casi che superiore a 2,36 ogni 100 mila assistiti.

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Pertanto, la stagione è ufficialmente iniziata, e sebbene nella maggioranza dei paesi l’attività influenzale sia di bassa intensità, e sebbene il fenomeno stia riguardando anche l’altra parte dell’Oceano Atlantico (negli Stati Uniti), sta crescendo collettivamente il clamore sul fenomeno dei vaccini. Tanto che, mentre qui da noi il livello dei vaccinati è calato rispetto agli scorsi anni (probabilmente ha nuociuto anche il ruolo che i media hanno svolto nel fornire notizie sulla pericolosità dei vaccini e sul possibile collegamento con qualche caso di morte, poi smentito), in alcuni Stati USA (come quello di New York e Connecticut), i bambini in età prescolare che non si sono vaccinati possono addirittura essere respinti dalle scuole.

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Intanto, viene pubblicata una notizia particolarmente curiosa, che potrà rendere più gradevole la vita dei più affettuosi. Secondo uno studio condotto da un team di ricercatori della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, negli Stati Uniti, gli abbracci possono aiutare a difendersi da raffreddori e dai sintomi influenzali. La forma di supporto sociale e psicologico rappresentata dall’abbraccio può infatti prevenire lo stress, la depressione e l’ansia, contrastando dunque il rischio di contrarre il virus stagionale del raffreddore.

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Insomma, una buona notizia per coloro i quali manifestano in tal modo il proprio affetto: lo studio dimostrerebbe infatti anche l’esistenza di una diretta correlazione tra la frequenza degli abbracci e la minore suscettibilità alle infezioni.

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