Virus parainfluenzali
Notizie

Virus parainfluenzali: 140 mila casi a settimana

Virus parainfluenzali

I virus parainfluenzali sono dei ceppi di virus che, approfittando dei capricci del meteo, colpiscono e mettono a letto milioni di italiani. Essi “Viaggiamo al ritmo di 120-140 mila casi a settimana, episodi montati da questi terribili sbalzi termici e dal ritorno periodico di temperature troppo miti”, sostiene Fabrizio Pregliasco, professore e studioso in materia presso l’università degli Studi di Milano.

“Le mezze stagioni, si sa, non esistono più. Ma questo fenomeno, in termini di circolazione microbica, ha un effetto micidiale”.

Tali virus, alimentati e rinvigoriti dalle anomalie del meteo, trovano una rapida diffusione tra la popolazione grazie anche alla riapertura delle scuole. E non allarmiamoci della notizia del virus influenzale rilevato la fine dello scorso mese a Parma, si è trattato di una singola eccezione. “E’ stato un caso sporadico – sottolinea Pregliasco – Sta a significare che i nostri sistemi di rilevazione sono diventati ormai molto sensibili, e quindi riusciamo a identificare anche questi primi ‘fuocherelli’ virali”.

Quel che dobbiamo sapere è che “L’epidemia scatterà con l’inverno e dovrebbe colpire in questa stagione dai 4 ai 6 milioni di italiani. Dipenderà tutto da quanto freddo farà”, quindi tutti in fila per la vaccinazione. A ribadire la sua importanza è il ministero della Salute, ma anche il virologo: “E’ davvero importantissimo, soprattutto dopo che negli ultimi anni e’ calata l’adesione alla campagna vaccinale – continua Pregliasco – ripetere l’importanza cruciale di questa misura di prevenzione.

A maggior ragione quest’anno, visto che ci aspettiamo una stagione influenzale più vivace di quelle passate, a causa della circolazione di due virus nuovi”. Quindi, “e’ determinante riuscire a rilanciare la vaccinazione dopo tutto il dibattito del 2009-2010, le polemiche sul vaccino pandemico e i dubbi sull’efficacia e la sicurezza. La vaccinazione e’ uno strumento che funziona ed e’ sicuro, e insieme a quella anti-influenza – conclude – le categorie a rischio dovrebbero considerare anche la vaccinazione anti-pneumococcica per proteggersi da eventuali sovra-infezioni batteriche”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *