Ha sconvolto l’America la storia della piccola Jettie Ray Adams, di soli 3 anni, trovata morta dalla polizia locale in una pozza di vomito su un materassino, nel porticato della sua casa di Trafford, in Alabama.
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Alla polizia è occorso ben poco tempo per cercare di comprendere cosa era accaduto: la bimba era stata massacrata di botte dalla madre Misty Lynn Wright, di 23 anni, e dal fidanzato Jonathan Wayne Talley, di 39 anni.
Pare che i due abbiano colpito ripetutamente la bimba fino a quando la stessa è rimasta priva di vita. Successivamente, hanno cercato di nascondere il reato, affermando alla polizia che la bimba era stata trovata priva di sensi fuori dalla villetta. I medici sono arrivati, e vedendo chiari segni di pestaggio hanno lanciato l’input alle forze dell’ordine.
L’autopsia ha purtroppo rivelato che la piccola è deceduta proprio in seguito alle gravi lesioni interne in seguito a colpi all’addome subiti dai genitori. La madre e il compagno sono finiti in manette, e dovranno ora rispondere di omicidio e di abuso su minori, aggravato da lesioni gravi. Reati che in Alabama prevedono la pena di morte.
“Quando la persona che dovrebbe protegge un bambino si rivela essere colui che ne abusa, è veramente sconcertante” – ha dichiarato un poliziotto che si è occupato del drammatico caso – “Io davvero non so come qualcuno sia in grado di abusare di un bambino fragile e innocente, figuriamoci infliggergli lesioni tali da ucciderlo. Va oltre la comprensione di tutti. I responsabili sono stati identificati e arrestati e il nostro compito ora è quello di garantire che non vedano più la luce del giorno e non siano mai più in grado di fare del male a un bimbo“.
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Al momento della scoperta del corpo della bimba, in casa c’erano altri piccoli che non hanno riportato alcuna lesione.