Guide e Consigli

Diventare genitori, una rivoluzione in 3 punti!

genitori

Diventare genitori è una vera e propria rivoluzione! Per carità, rivoluzione piacevole, ma pur sempre di rivoluzione si tratta. Ma quali sono le novità che si abbatteranno sulla vita del genitore e del bebè? Cerchiamo di vederle insieme!

Leggi anche: Parlare con i neonati li farà diventare più intelligenti

Cambiamenti fisici

genitori-2

La prima rivoluzione si avverte nei cambiamenti fisici, visto e considerato che la gravidanza e il parto influenzano incisivamente il corpo delle donne. È dunque possibile che la neomamma possa sperimentare dolori alla schiena dovuti allo sforzo del parto o all’epidurale, o ancora malesseri dovuti ad altri traumi. Attenzione altresì al corpo del bimbo: è consigliabile che il neonato venga visitato attentamente dopo il parto, soprattutto se si è trattato di parto cesareo o parto indosso. Questo perché il bimbo potrebbe aver subito una contrazione delle vertebre e delle ossa del cranio, oppure la compressione di alcune parti del corpo.

Conseguenze psicologiche

genitori-3

Il secondo impatto è sul fronte delle conseguenze psicologiche. La nascita di un bimbo rappresenta, per la mamma, una novità attesa 9 mesi. Una novità che non potrà che coglierla parzialmente inattesa, valutato che non c’è niente di prestabilito e niente di certo.

Leggi anche: Quello che pensate prima di diventare madri (e non sempre è vero)

Dunque, è possibile che allo stress e alla tensione pre-parto, si aggiungano stress e tensioni post-parto in grado di acuire malesseri, panico e tanto altro ancora. In linea di massima, le donne trovano nel bebè appena nato la loro forza per affrontare tutte le sfide della vita, uscendo fuori da questo evento ulteriormente rafforzate. Alcune donne invece subiscono il peso di tutte le paure e di tutte le ansie: in questo caso, non spaventatevi. Cercate invece di parlarne apertamente con i vostri cari, e condividete con loro gli oneri che avere un bimbo comporta: nessuna donna può fare tutto da sola, e non c’è alcuna vergogna a chiedere aiuto al proprio partner, alle proprie parenti, ai propri amici/che.

E i papà?

genitori-4

Il terzo cambiamento, fin troppo sottovalutato, riguarda i papà. Spesso infatti la donna non li considera abbastanza, pensando che non possano comprendere cosa sia meglio per i bambini o per sé stesse. Molte donne credono che i papà siano delle rocce, e non si fermano a pensare che invece possono subire i traumi del parto in misura anche più incisiva di quanto non abbiano fatto con loro stesse. Dunque, parlate apertamente con loro, stategli vicino e supportatevi (e sopportatevi!) a vicenda. E, soprattutto, guardate al futuro con ottimismo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *