Salute e benessere

Come prevenire l’asma infantile durante la gravidanza

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Uno studio pubblicato sull’European Respiratory Journal sostiene che la carenza di vitamina D e E nella madre potrebbe essere associata a un rischio maggiore di “respiro sibilante” e asma nei primi 10 anni di vita.

La ricerca – che ha riguardato un campione di quasi 2.000 bambini alle cui madri durante la 32ma settimana di gestazione era stato somministrato un questionario relativo all’assunzione di vitamina D e E nei tre mesi precedenti – dimostra come uno scarso apporto delle due sostanze nei nove mesi della gestazione è associato a un aumentato rischio di asma nel primo decennio di vita del bimbo. Non aumenterebbero invece i rischi di contrarre altre malattie come la dermatite atopica e la rinite allergica.

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Ad ogni modo, non sembra essere solo l’alimentazione a influenzare sulla salute respiratoria del neonato. “Il figlio di una fumatrice che non ha smesso durante i nove mesi pesa mediamente duecento grammi in meno della media” – afferma il prof. Renato Cutretra presidente nazionale della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI) – “Questi bambini poi sono sicuramente più vulnerabili rispetto ad asma e respiro sibilante. In inverno soffrono più della media di bronchiti e complicazioni. Anche perché i loro bronchi sono di calibro minore rispetto agli altri bambini. Un altro rischio è che il neonato abbia le vie aeree più piccole. Nei nostri ospedali spesso visitiamo bambini di cinque-sei anni che subiscono fumo passivo e notiamo che, alle prove, mostrano vie aeree più piccole. Un bambino costretto a sopportare il fumo in casa o nei luoghi chiusi soffre più degli altri di otiti. Si portano dietro tutta la vita questa vulnerabilità, anche da grandi. E, se una volta adulti, decidono di cominciare a fumare avranno più problemi di salute degli altri”.

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Infine, le future mamme dovrebbero prestare molta attenzione anche all’esposizione ad alcuni prodotti chimici, come due ftalati utilizzati per usi comuni in casa (butilbenzilftalato e n-butil ftalato).