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Autosvezzamento: cosa è e come si fa

autosvezzamento

L’autosvezzamento, o alimentazione complementare a richiesta, è una procedura sempre più diffusa in ambito italiano. Ma cosa è? Quali sono le sue caratteristiche specifiche?

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Iniziamo con il ricordare che la baby led weaning è una particolare forma di svezzamento che prevede l’introduzione – nella dieta del bimbo – di alimentazione solida come cibo complementare al latte materno o al latte artificiale, il quale rimarrà comunque caposaldo del sostentamento del lattante.

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Lo svezzamento avviene in questo caso a richiesta del bimbo, che può domandare di assaggiare cibi solidi, senza orari o senza dosi prestabilite come invece avviene con lo svezzamento tradizionale. Un modo per invogliare il bimbo ad assaggiare a cibi solidi è quello di far partecipare il bambino al pranzo e alla cena dei genitori, imparando così a vivere il momento di convivialità che il pasto rappresenterà per tutta la sua vita. Si tenga conto, in tal senso, che già entro i sei mesi il bimbo riesce a stare seduto da solo, sentendosi dunque parte integrante della propria famiglia, e manifestando interesse per quello che gli adulti stanno facendo.

Non preoccupatevi inoltre se all’inizio gli assaggi saranno minimi e molto timidi. Con il passare dei mesi il piccolo incrementerà le quantità e la varietà di quello che assaggia.

Piuttosto, un pizzico di attenzione a quello che il bimbo deve evitare. Sotto i 12 mesi è meglio evitare qualsiasi assaggio di miele e di grossi pesci come il tonno e il salmone, che potrebbero contenere troppo mercurio. Per il resto, potete vivere questo momento con discreta libertà, avendo tuttavia cura di evitare anche fritture e pietanze troppo salate, e facendo assaggiare con moderazione i dolci e le carni rosse. Molto meglio spingere sulla frutta e sulla verdura di stagione, sui legumi e sui cereali.