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“Non avevo altra scelta, cercate di capirmi…”. Dopo il suicidio del 16enne ligure, che si è ucciso a seguito di una perquisizione per droga, è la mamma a parlare

 

Ha chiamato la Guardia di Finanza e ha chiesto loro di perquisire il figlio di 16 anni che non voleva smettere di fumare spinelli. Antonella Riccardi, la mamma adottiva del giovane che si è tolto la vita durante la perquisizione nella loro casa di Lavagna, vicino Genova, non si dà pace ma non ce l’ha con gli agenti. La donna disperata aveva chiesto il loro aiuto e gli uomini della Finanza hanno ascoltato il suo appello, non immaginando certo la reazione estrema che il giovane ha avuto, lanciandosi dal balcone e togliendosi la vita il 13 febbraio. “Grazie per aver ascoltato l’urlo di disperazione di una madre che non poteva accettare di vedere suo figlio perdersi”. Lo ha detto in chiesa la madre del sedicenne di Lavagna che si è tolto la vita. Era stata quindi lei al mattino ad andare a parlare con i finanzieri perché aveva sentore del fatto che girasse la droga davanti a scuola. “Si è rivolta a noi perché dopo innumerevoli tentativi di convincere il figlio di smettere di farsi di spinelli non sapeva più cosa fare – racconta il generale Renzo Nisi, comandante provinciale della Guardia di Finanza – noi abbiamo organizzato un servizio e siamo andati lì”. Poi è successo tutto. La famiglia comunque conferma la fiducia nella Finanza, lo ha fatto anche con i manifesti pubblicati nella cittadina ligure. Proprio durante i funerali del ragazzo di appena 16 anni, la madre Antonella ha preso la parola e ha lanciato un appello contro la droga, chiedendo ai giovani di non rimanerne schiavi. (Continua dopo la foto)

lavagnadentro Tutti ora piangono questo ragazzo e sono vicini alla mamma Antonella e al papà Marco Bianchi. A salutarlo è anche la Virtus Entella, la squadra di calcio in cui il giovane giocava, che su Facebook ha pubblicato un ultimo saluto. La mamma ha poi ringraziato la Finanza per aver ascoltato il suo appello e la sua richiesta di aiuto: “Vi vogliono far credere che fumare una canna è normale, che faticare a parlarsi è normale, che andare sempre oltre è normale. Qualcuno vuol soffocarvi. Un pensiero particolare va alla Guardia di Finanza. Grazie per avere ascoltato un urlo di disperazione di una madre che non poteva accettare di avere suo figlio perdersi ed ha provato con ogni mezzo di combattere la guerra contro la dipendenza prima che fosse troppo tardi”.

(Continua dopo le foto)

lavagnademtro2lavagnadentro1Il comandante della Finanza commentando la reazione del giovane, che si è tolto la vita, ha ribadito che “è una cosa imponderabile”, che nessuno poteva immaginare: “Quello che è successo è una cosa imponderabile, fuori da quello che umanamente uno si può immaginare. La mamma del giovane è venuta in caserma e ci ha detto che il figlio usava droghe leggere, che aveva paura che fosse finito in un brutto giro. Abbiamo capito che non ci trovavamo davanti a un criminale e siamo intervenuti quasi con una finalità pedagogica visto che erano appunto pochi grammi. Noi siamo al servizio dei cittadini e capita a volte che siano gli stessi genitori a chiamarci per chiederci aiuto. Abbiamo agito con tutte le cautele del caso, ma è stato un fatto davvero imponderabile”.