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Vista del neonato: come si sviluppa?

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Il neonato vede dalla nascita. E, contrariamente a quanto si potesse pensare fino a qualche tempo fa, il bimbo è già in grado di esercitare questo senso, pur in maniera non totalmente efficace, fin dal primo giorno di vita. Naturalmente, non si tratta di una visione perfetta, bensì di una visione appannata e sfocata: la vista è infatti uno degli ultimi sensi che si sviluppano nel bimbo, e gli occhi sono altresì uno degli organi che si formano più tardivamente (tra la 15ma e la 17ma settimana di gravidanza). Le palpebre si aprono invece solo alla 23ma settimana.

Detto quanto sopra, ricordiamo che il neonato quando nasce non vede certo la luce per la prima volta: durante le ecografie, o non solo, è stato dimostrato che quando il bebè è nella pancia della mamma, può reagire muovendosi e accelerando il battito cardiaco se è sollecitato da un fascio di luce (è naturalmente necessario che abbia superato la 13-15ma settimana).

Una volta nato, il bimbo può mettere a fuoco un oggetto a circa 20 centimetri di distanza: in altri termini, riesce a “vedere” solamente ciò che è molto vicino a lui e, di norma, alla distanza che gli occorre per percepire la sua mamma durante le fasi di allattamento e durante le coccole e l’igiene comune.

Dunque, in questi momenti è molto importante l’interazione di sguardi che può crearsi tra il bimbo e la madre. E la madre non deve affatto preoccuparsi se in questo periodo avverte un lieve strabismo, che può essere semplicemente dovuto all’immaturità della visione binoculare, che si risolve in poche settimane (per quanto ovvio, in caso di persistenti dubbi e interrogativi, tali da turbare la serenità dei genitori, è consigliabile ricorrere al consulto di un buon pediatra). Quando il bimbo ha una decina di giorni, lo sviluppo della vista gli permetterà di poter scorgere immagini più nitide, e seguire un oggetto in movimento posto a breve distanza da lui.

Tra i due e i tre mesi, il bimbo ha sviluppato una vista migliore, e può essere attratto da colori primari come il blu, rosso e giallo. In particolare, dai due mesi può mettere a fuoco oggetti a circa 40 centimetri, mentre a tre mesi la nitidezza delle immagini aumenta ancora, e matura la convergenza oculare con cui ruota gli occhi se un oggetto è avvicinato al suo viso. La vista arriva fino a una decina di metri.

Un ulteriore miglioramento può essere avvertito tra i quattro e i sei mesi. In questo frangente, infatti, la visione migliora in maniera significativa, e può essere affinata notevolmente la capacità di mettere in coordinamento la vista con la rotazione del capo. Il bimbo può riconoscere le espressioni dei genitori, e può dunque imitarle. Se gli viene dato un oggetto lo afferra spontaneamente e lo osserva con interesse. Di norma, viene definitivamente dato per scomparso lo strabismo neonatale di cui sopra.

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Infine, nuovo step di miglioramento può essere determinato intorno ai 6 mesi di vita. In questo periodo la capacità visiva è di circa tre decimi, e migliora fino a 5 decimi intorno ai nove mesi. Il bimbo raggiunge poi i 6 decimi intorno all’anno di vita. In tale frangente viene completata la visione tridimensionale, con contorni e colori che appaiono chiari e definiti.

Sebbene lo sviluppo della vista sia lento e graduale, i genitori non dovrebbero sottovalutare la bontà degli occhi del bimbo fin dalla tenerissima età. Qualsiasi dubbio o interrogativo potrà essere semplicemente risolto facendo fare uno specifico controllo dal proprio pediatra, che saprà consigliare eventuali strade per poter monitorare il corretto sviluppo di tale senso.