Forse la donna di cui vi parliamo oggi non verrà annoverata nel Guinness dei Primati. Tuttavia, la sua storia le conferisce sicuramente il diritto di salire alla ribalta della cronaca internazionale, considerata la rarità delle sue “prestazioni”. Se infatti per la maggior parte delle donne il travaglio è il momento più “preoccupante” e “doloroso” del parto, e viene interpretato come un momento lungo e denso di fastidi, per Mary Gorgens non si è trattato di tutto ciò.
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La prima volta che Mary ha potuto sperimentare il suo travaglio super veloce è stato nel 2008, con il primo figlio. Mary e suo marito Simon sono arrivati in ospedale con soli 12 minuti di anticipo: “All’epoca non ero nemmeno sicura di essere in travaglio. Avevo appena chiamato mio marito quando il dolore mi ha colpita con violenza” – ha ricordato la donna al quotidiano Daily Mail.
Se pensate che quanto sopra sia stato un caso singolo, vi sbagliate di grosso. Perchè per il secondo e per il terzo figlio che vennero negli anni successivi, Mary non fece nemmeno in tempo a raggiungere l’ospedale. Il quarto figlio, nel mese di gennaio, ha costituito un ulteriore record: Mary non è nemmeno riuscita a uscire di casa e, pertanto, il piccolo è nato tra le mura domestiche.
Insomma, come ricordava la donna in una lunga intervista, la sua secondogenita venne al mondo in 90 minuti. “Mio marito era a casa quando ho sentito il bisogno di spingere. Siamo saliti in macchina ma io gli ho detto che non pensavo ce l’avremmo fatta” – ha ricordato Mary. “Ero completamente vestita e la bimba è passata attraverso a quello che indossavo persino le mie mutande, è stata una cosa davvero bizzarra”. Quando le ostetriche si sono avvicinate all’auto, hanno così trovato la piccola Ava che non piangeva, e stava comodamente nel suo sacco amniotico.
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E il terzo figlio? “Simon è riuscito a fermarsi sulla striscia in mezzo ed è corso al mio fianco mentre la testa della bimba stava giù uscendo” – ricorda ancora Mary, che per il terzo pargolo ha impiegato solo 50 minuti. I veri record sono tuttavia relativi ai figli che seguirono, visto e considerato che per la quartogenita Mila furono necessari solo 10 minuti. “Avevo appena messo a dormire le bambine, mentre Max si stava ancora preparando. Ho cominciato a camminare nella nostra camera da letto quando mi si sono rotte le acque” – prosegue Mary.
Ma non è finita qui. Perchè per far nascere il più piccolo, Brody, sono stati sufficienti appena due minuti. Brody è infatti nato in casa dopo che la mamma era andata in Bagno: Mary aveva appena raggiunto la camera da letto quando ha sentito uscire la testa del bimbo. “Si è trattato di un dolore intenso solo per un breve lasso di tempo. Ho avuto 5 figli in questo modo e ognuno è stato più veloce del precedente”.
