inizio del travaglio
Gravidanza

Come riconoscere l’inizio del travaglio e come comportarsi

inizio del travaglio

In realtà non c’è una regola precisa, ogni donna potrebbe riportare una testimonianza diversa in merito. Tuttavia ci sono dei segnali inequivocabili che annunciano l’inizio della fase prodromica, anche se possono non presentarsi seguendo l’ordine  indicato di seguito.

Vediamo insieme quali sono e cosa fare al momento della loro comparsa.

Perdita del tappo mucoso

Solitamente il primo segnale è rappresentato  dalla famosa perdita del tappo mucoso: uno strato di muco e sangue dalla consistenza gelatinosa che ha la funzione di rendere ermetica la zona dell’utero impedendone l’accesso a germi e batteri che potrebbero infettare il nascituro.  Tuttavia questo fenomeno non deve essere interpretato come sinonimo di parto imminente, significa soltanto che la cervice sta iniziando a dilatarsi. Infatti, potresti perdere il tappo mucoso anche alcune settimane prima della data effettiva del parto, ma finché non sopraggiungono le contrazioni non c’è da preoccuparsi,  sarà sufficiente informare dell’accaduto il tuo ginecologo.

Contrazioni uterine

L’insorgere di contrazioni dolorose da il via ufficiale  all’inizio del travaglio. Non sarà difficile distinguerle dalle contrazioni preparatorie (contrazioni di Braxton Hicks) poiché queste saranno dolorose e inizialmente interesseranno la zona lombare per poi irradiarsi anche alla fascia addominale e alla zona inguinale. Le prime contrazioni saranno irregolari e provocheranno un dolore simile a quello del ciclo mestruale. Con l’avanzare del travaglio, i dolori diventeranno più forti e le contrazioni più ravvicinate e regolari. Nella maggior parte dei casi i ginecologi, in assenza di perdite di liquido amniotico di colore verde, consigliano di attendere a casa il regolarizzarsi delle contrazioni prima di recarsi in ospedale. Infatti, sembra che, vivere questa fase iniziale avvolta nel calore del proprio ambiente domestico, possa favorire una rapida evoluzione della fase prodromica e un più celere ingresso nella fase del travaglio attivo. Consultati quindi con il ginecologo e poi concediti un momento di relax, fai un bagno caldo o, se non hai nausea, approfittane per mangiare qualcosa.

Rottura del sacco amniotico e fuoriuscita del liquido

Non di rado avviene all’inizio del travaglio, spesso è preceduta da una contrazione molto forte,  molto spesso invece avviene in una fase già avanzata del travaglio. Sto parlando della rottura del sacco, evento che è segnato dalla perdita più o meno consistente di  liquido amniotico. Nel caso in cui la rottura delle acque costituisca il primo segnale, generalmente le contrazioni compariranno nell’arco della giornata. In caso contrario è consigliabile avvertire il ginecologo al fine di evitare infezioni al bambino.

Diarrea e vomito

La diarrea e il vomito sono disturbi piuttosto frequenti e sono da imputare alla produzione particolari ormoni che hanno la funzione di preparare la gestante ad affrontare il faticoso momento del parto.

Nel momento in cui compaiono tutti o alcuni di questi sintomi, probabilmente la fase del travaglio è iniziata, per verificarne lo stadio di evoluzione però, dovrai sottoporti ad un esame ginecologico. Il ginecologo o l’ostetrica, attraverso un’esplorazione vaginale potranno accertare l’inizio della fase prodromica  e valutarne l’evoluzione monitorando il graduale assottigliamento e la progressiva dilatazione dell’utero.

Alla fase prodromica, segue quella del travaglio attivo: fase caratterizzata da contrazioni regolari e ravvicinate. Il collo uterino appare completamente appianato ed è già iniziata la dilatazione.

Quando la dilatazione sarà di circa 4 cm. infine, entrerai nella fase del travaglio stabilito. In seguito, si passerà alla fase espulsiva: ultimo step di questa strabiliante avventura che consentirà a te e al tuo partner di stringere finalmente al petto il frutto del vostro amore e di realizzare che finalmente siete una  famiglia.

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