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Sintomi premestruali: cosa sono e come combatterli!

Sintomi premestruali

I sintomi premestruali

 

I sintomi premestruali consistono in dolori dell’ addome e della pelvi che si avvertono prima che abbia inizio il flusso ematico tipico delle mestruazioni. In genere tali dolori hanno inizio almeno un giorno prima che abbia inizio il flusso mestruale per raggiungere l’acme proprio in corrispondenza dell’ inizio di tale flusso, per poi diminuire d’intensità con il passare dei primi giorni. Tali dolori interessano circa il 25% della popolazione femminile fertile e si tratta di sintomi di natura fisica e psicologica : si avvertono come sintomi premestruali dolori che insistono sulla porzione inferiore dell’addome,  un gonfiore del seno e del ventre,  dei cambiamenti improvvisi di umore, una depressione mista ad irritabilità , dei dolori di vario tipo , ed una ritenzione di liquidi e cefalea.

sintomi premestruali

Fin dai tempi antichi le variazioni psicosomatiche indotte da queste prime fasi del ciclo delle mestruazioni hanno dato origine a molti pregiudizi: anche nel testo di Plinio “Storia Naturale” è scritto che le donne quando giungono all’età della riproduzioni potevano venir ritenute “impure” e all’ origine di alcuni eventi dannosi, quali, ad esempio, problemi ai campi coltivati, soprattutto ai campi coltivati a frutta, ma anche alle bestie domestiche. E’ scritto anche che venivano considerate incapaci nel controllo dei propri istinti ed impulsi per l’ effetto delle variazioni dei tassi ormonali sul loro stato psicologico.

La terminologia “Sindrome Premestruale” fu introdotta nei lontani anni sessanta da Dalton e Green, ed a questa sindrome furono associati oltre centocinquanta sintomi, comprendenti diversi ambiti e settori medici: dall’ endocrinologia alla gecologia, dalla neuropsichiatria alla dermatologia.

Alcuni esempi di sintomi premestruali sono:

Molti sintomisono anche causati da mestruazioni irregolari.

I sintomi premestruali: le cause.

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Le cause dei dolori mestruali sono attribuibili a cambiamenti ormonali, pertanto viene a mancare  il delicato equilibrio ormonale , provocando in quei giorni  un effetto catena che sfocia nella comparsa dei sintomi premestruali che sicuramente peggiorano in presenza di stress o depressione. In presenza dei sintomi premestruali sarà cura della donna di annotare con che frequenza si manifestano e l’intensità ed eventualmente parlarne con il ginecologo. Il meccanismo che li provoca  è una reazione auto allergica: le ovaie sono deputate alla produzione degli estrogeni e del progesterone i cui livelli aumentano immediatamente dopo l’avvenuta ovulazione i primi e subito prima della comparsa del flusso ematico il secondo, però, quando si hanno i sintomi premestruali, poichè l’ ipofisi impartisce ordini sbagliati, la secrezione avviene in eccesso. In pratica si genera come una intossicazione ormonale autonoma che poi da origine a tutti i sintomi.

I sintomi premestruali: i rimedi.

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Durante la fase dei dolori premestruali le donne provano un inarrestabile desiderio di assumere carboidrati, con particolare predilezione per il cioccolato ed i dolci in genere, ma anche alimenti salati. La sintomatologia può avere inizio già dai primi giorni dopo l’ovulazione (ricordiamo che essa avviene più o meno al quattordicesimo giorno dall’inizio del ciclo) e possono permanere generalmente sino al sopraggiungere del flusso mestruale. Alcune donne  risentono di questi normali cambiamenti ormonali più di altre e questi disturbi sono tanto intensi da impedire in tutto o in parte le attività quotidiane. I dolori premestruali sono causati anche da uno stress ed è piu’ facile quindi riscontrarli nelle donne fra i  tra i trenta e i quarant’anni., infatti in questa fascia di età devono occuparsi di figli, casa e, spesso, lavoro. Vediamo ora quali possono essere alcuni rimedi per affrontare meglio questa fase del ciclo mestruale.

I rimedi di tipo tradizionale e tutte le terapie mediche 

Circa il quindici percento delle donne in età riproduttiva in Italia accusa dolori premestruali così forti da essere impossibilitata nell’ eseguire tutte le normali attività giornaliere. Talune  accusano anche episodi improvvisi di tristezza o anche di forti dolori alle mammelle. Per altre, invece, il problema è costituito da forti mal di testa o anche dolorosissimi crampi all’ addome. Qualora si verifichino questi eventi si può ricorrere alla visita medica. Tra i farmaci più consigliati troviamo:

In Italia circa il quindici percento delle donne in età riproduttiva presenta dei sintomi premestruali da non potersi applicare nelle normali attività di ogni giorno. Talune accusano anche crisi improvvise di tristezza oppure forti dolenzie alle mammelle, qualche altra accusa forti mal di testa mentre altre parlano di fortissimi crampi all’addome. In questi casi i medicinali maggiormente prescritti risultano essere:

Il 15% delle donne italiane in età fertile, ha disturbi premestruali tanto intensi da non riuscire a svolgere le consuete attività quotidiane. Alcune soffrono di crisi di tristezza improvvisa o di intensi dolori al seno, altre hanno forti cefalee o crampi addominali insopportabili. In questi casi, può essere utile l’intervento del medico. I farmaci più prescritti sono:

  • I farmaci antidepressivi: aumentano i livelli dei neurotrasmettitori cosiddetti del benessere, tra i quali le endorfine e la serotonina. Anche i princìpi attivi che inibiscono le prostaglandine aiutano in circa il sessanta/settanta percento dei casi, ed aiutano soprattutto contro le cefalee ed i crampi all’addome. I più noti sono gli antinfiammatori del tipo non steroideo, anche detti “Fans”.
  • La pillola anticoncezionale: pone in uno stato di quiescenza le ovaie ed ha anche un effetto riducente sulle variazioni dei livelli ormonali. Funziona nel venticinque percento dei casi, ma nel restante settantacinque potrebbe anche avere risultati controproducenti.
  • Gli ormoni: hanno l’ effetto di annullare l’ ovulazione e arrestare i cicli mestruali. Come se inducessero una menopausa “per finta”, il processo è, ovviamente, reversibile. La prescrizione avviene solo se la situazione è abbastanza grave da richiedere l’ uso di una soluzione così impegnativa.
  • ormoni: annullano l’ovulazione e fanno scomparire le mestruazioni. Scatenano una finta menopausa, reversibile. Il medico li prescrive solo in casi gravi
  • La vitamina B6: stando a quanto affermano recenti ricerche pubblicate dal British Medica Journal questa vitamina ha benefici effetti nella riduzione della depressione.

Sintomi premestruali e rimedi naturali:

Attività sportive:  regalano uno stato di benessere

Non è indispensabile ricorrere ai farmaci quando  i dolori premestruali sono di entità media o leggera, anche una attività fisica dolce può dare una bona mano. Sono sufficienti dai dieci ai venti minuti di esercizi fisici da ripetere per tre o quattro volte in una settimana. La corsa non troppo veloce, andare in bici, fare lunghe camminate costituiscono un buon rimedio ai dolori mestruali, oltre a fare bene in generale. Questo tipo di movimenti aiuta l’ organismo a rilasciare le endorfine, le quali aiutano a contrastare il dolore. Proprio un abbassamento fisiologico di queste endorfine nei giorni precedenti il ciclo mestruale è una concausa dei dolori mestruali. Le attività sportive aiutano, con l’ aumento dei livelli di serotonina (il cosiddetto neurotrasmettitore “del benessere”), ad assicurarsi un umore stabile e dei sonni tranquilli. Quindi, muovendoci in sane attività sportive, ci aiutiamo nel combattere la depressione, l’ansia e l’ instabilità emotiva. Oltretutto attività ginniche e sportive di tipo aerobico incrementano i flussi ematici in direzione della muscolature dell’ intero nostro corpo, cosa che da una buona mano nel prevenire i crampi ed il dolore.

Sintomi premestruali e yoga.

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Anche lo yoga  puo’ apportare benefici. Esistono movimenti corporei che maggiormente rispetto ad altri sono adatti ad alleviare talune tensioni di tipo fisico in qualche modo associate ai sintomi premestruali. I maestri di Yoga ci suggeriscono di adottare la posizione detta “della farfalla”. Occorre stare sedute sul pavimento, avendo ben dritta la schiena, poi divaricare le gambe, ancora piegare le ginocchia ed infine appoggiare i piedi uno contro l’ altro per le piante. Tenendoli fermi, l’ uno contro l’ altro. A questo punto occorre sollevare lentamente e poi riabbassare, sempre lentamente, le nostre ginocchia per una decina di movimenti consecutivi, quasi ad imitare il movimento delle ali di una farfalla. Poi proietta il busto verso avanti. Avvertirai come se la muscolatura delle gambe nella loro faccia interna si stesse stiracchiando. Rimani nell’esatta posizione che hai assunto così all’ incirca per due minuti. Dopo devi riportare il busto nella sua posizione originaria. E poi occorre ripetere questa sequenza per cinque cicli.

Per combattere il nervosismo e la ritenzione  possono essere d’aiuto le cure cosiddette dolci quali l’ omeopatia e la fitoterapia . Possiamo trovare in vendita una moltitudine di integratori che nella maggior parte dei casi risultano essere composti da estratti di natura vegetale e da sali minerali i quali hanno benefici effetti nella riduzione della sintomatologia: nel dettaglio sono da preferire integratori a base di magnesio o anche di calcio, entrambi sono oligoelementi necessari per il nostro benessere.

In particolare il magnesio, poichè diminuisce la iper eccitabilità degli apparati nervoso e muscolare, aiuta a diminuire gli spasmi dei muscoli dell’ utero, fa perdere il desiderio di zuccheri ed ha anche un benevole effetto sugli stati psicologici riducendo il malumore.

Come il già citato magnesio, anche il calcio aiuta nella prevenzione delle contrazioni dei muscoli. Calcio e magnesio hanno, infatti, un’azione sinergica e generalmente si ritrovano entrambi negli integratori in vendita.

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Per combattere la sindrome premestruale, può essere efficace un infuso preparato con diverse tipologie di erbe.

Per combattere la sindrome premestruale, può essere efficace un infuso preparato con diverse tipologie di erbe. Le erbe nella quantità di circa 25 gr devono essere lasciate nell’ infusione per circa dieci/quindici minuti e assumere una tisana tre volte nelle ventiquattro ore.Le erbe indicate sono:

  • Ansia, tensione e tendenza alla malinconia: la Verbena Officinalis che interviene con un’azione di tipo spasmolitico e contemporaneamente antidolorifica: inoltre ha delle proprietà di tipo diuretico indispensabili per diminuire la ritenzione delle sostanze liquide ed ha anche un benefico effetto sui toni umorali, avendo anche un leggero effetto ansiolitico ed antidepressivo.
  • Disturbi del sonno: avena, camomilla Passiflora incarnata, molto ricca in alcaloidi ed anche flavonoidi, possiede una benefica azione sui problemi relativi al sonno. Ha anche la proprietà di eliminare le ansie, i nervosismi, favorendo il sonno. é efficacissima nella terpia degli spasmi di origine nervosa.
  • Ritenzione dei liquidi e gonfiore: le foglie del tarassaco officinalis, mais.
  • Gonfiore al seno: l’ attaccavesti (nome scientifico: Galium-aparinae) e la calendula.
  • Squilibri dei livelli ormonali, spasmi ed anche ritenzione delle urine: l’agnocasto. L’agnocasto è un vegetale molto noto dai cui frutti, nei quali vi è abbondanza di fitoestrogeni, si estraggono sostanze utili per la riduzione del gonfiore dell’addome, per la riduzione dei dolori ai muscoli e, più in generale, di tutta la sintomatologia di questa sindrome. Questi effetti pare siano dovuti al fatto che gli estratti di questa pianta intervengano nella regolazione di un neurotrasmettitore deputato alla inibizione della sintesi della prolattina, la dopamina, e che incrementa la sensazione di benessere nel sesso come nel bere ed anche nel mangiare. Entrambi questi fattori inducono una riduzione della ritenzione dei liquidi e di conseguenza anche la dolenzia al seno che è causata dall’incremento della produzione della prolattina, ed anche una riduzione dell’appetito e l’ aumentare del tono umorale. E’ opportuno comunque valutare con il proprio medico l’uso di rimedi erboristici.

Evitiamo:

  • Il cloruro di sodio pare favorisca la ritenzione di liquidi: è preferibile un uso molto moderato
  • Le bibite contenenti la caffeina: cola, the e caffè.

Preferiamo la frutta, maggiormente pere e mele, aiutano il passaggio dei cibi nell’ intestino e forniscono un ausilio nel combattere la stitichezza ed il gonfiore all’addome che è tipico del ciclo mestruale.

favoriscono il transito intestinale e aiutano a ridurre la stitichezza e il gonfiore addominale tipico di quei giorni. IMMAGINE 6

E’ comunque più che opportuno valutare con il proprio medico o farmacista l’uso di qualsiasi rimedio erboristico in presenza di malattie croniche od in concomitanza di altri farmaci. Se durante l’autoanalisi dovessero verificarsi delle situazioni anormali, è meglio discuterne quanto prima con il proprio specialista che, probabilmente, ci proporrà di effettuare un test maggiornamente preciso quale, ad esempio, un’ ecografia del seno oppure una mammografia. I cambiamenti e i dolori del seno nonché gli sbalzi d’umore possono essere anche sintomi di una gravidanza.