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Santo del giorno 24 gennaio 2015 San Francesco di Sales

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Oggi, 24 gennaio 2015, si ricorda San Francesco di Sales, vescovo cattolico francese nato a Thoerens-Glieres il 21 agosto 1567 e morto a Lione il 28 dicembre 1622. Primogenito di un antico nobile savoiardo, Francesco ricevette un’accurata educazione che collimò all’Università di Padova, dove Francesco si laureò in legge. Tuttavia, Francesco decise di non seguire la carriera giuridica, e il 18 dicembre 1593 fu ordinato sacerdote.

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Francesco si recò nella regione del Chiablese, dominata dai calvinisti, al fine di predicare e dialogare con le persone del luogo. A lui si deve la creazione dei c.d. 2manifesti”, che consentivano di raggiungere anche i fedeli più lontani. Vescovo di Ginevra, è stato proclamato santo nel 1665 da papa Alessandro VII ed è oggi riconosciuto come uno dei dottori della Chiesa, titolo che le Chiese cristiane attribuiscono a personalità religiose che nel corso della loro vita si sono distinte per doti di illuminazione, fedeltà, divulgazione e riflessione teologica.

Francesco è ricordato – tra le altre cose – per le sue importanti opere letterarie come l’Introduzione alla vita devota e il Trattato dell’amore di Dio, testi fondamentali della letteratura religiosa. Per quanto attiene la sua morte, l’11 dicembre 1622 Francesco a Lione ebbe l’ultimo colloquio con la propria penitente, e in città morì per un attacco di apoplessia il 28 dicembre dello stesso anno. Il 24 gennaio 1623 la salma fu quindi trasportata ad Annecy e posta alla venerazione dei fedeli nella basilica della Visitation, sulla collina adiacente alla città. In seguito venne sepolto in una chiesa a lui dedicata, e posta nel centro della città. Il suo cuore si trova invece in Italia, a Treviso, nel Monastero della Visitazione.

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A lui viene attribuito il noto e miracoloso caso dei Girolamo Gelin, un quattordicenne che nel 1623 attraversando il fiume Fier in compagnia del fratellino minore Francesco cadde da una passerella e venne travolto dalle acque. Dopo alcune ore di ricerche fu ripescato il cadavere di Girolamo, deposto quindi in un fienile in attesa del funerale. La mattina seguente Girolamo, dato per morto, alzò un braccio invocando il beato Francesco di Sales: le persone presenti accorsero e si resero conto che era tornato normale. I fatti relativi alla vicenda sono confermati da deposizioni giurate dei testimoni e furono ritenuti validi per il riconoscimento del miracolo.

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