La perdita di appetito in gravidanza è un fenomeno tutt’altro che raro, e spesso è accompagnato da eccessive preoccupazioni delle future madri, le quali ritengono possibile che un calo di appetito possa danneggiare il bimbo in formazione. Ma da dove deriva questo senso di inappetenza? Quando si verifica il senso di inappetito durante la gravidanza? E come poterlo combattere con efficacia?
Iniziamo con il ricordare che la perdita di appetito in gravidanza è un fenomeno abbastanza comune, sebbene generalmente si verifichi l’esatto opposto: l’incremento della fame. Bisogna tuttavia ricordare che sono quasi altrettanto le donne che durante la gravidanza soffrono di inappetenza, dovuta di norma all’incremento dell’ormone HCG, in grado di provocare delle nausee e del vomito, altri sintomi tipici dei primi mesi di gravidanza, e l’incremento del progesterone, l’ormone che rallenta la digestione.
Superato il primo trimestre, l’inappetenza dovrebbe essere generalmente additata al rallentamento generale del sistema digestivo, dovuto alla pressione che viene esercitata dall’utero e a quella del feto sull’addome, che chiaramente provoca una riduzione dello spazio disponibile per il cibo. Non solo: spesso la mancanza di fame è dovuta alla stitichezza e allo stress.
Ma cosa fare in caso di inappetenza?
Nell’ipotesi in cui la donna in gravidanza non abbia una grande voglia di mangiare, è bene comunque cercare di sforzarsi, e seguire un’alimentazione sana ed equilibrata. È particolarmente sconsigliato saltare i pasti o consumare cibo non sano (giusto per “accontentare” la gola). Meglio invece cercare di mangiare di meno, ma almeno una volta ogni 3 ore, riuscendo in tal modo a controllare le tipiche nausee della gravidanza. In caso di inappetenza potrebbe inoltre essere di grande utilità cercare di evitare cibi troppo grassi o pesanti, privilegiando invece cibi come le verdure e quelli ricchi di fibre.
Complessivamente, le donne in gravidanza che avvertono l’inappetenza farebbero bene a non preoccuparsi eccessivamente, poichè aggiungere lo stress ad altro stress potrebbe aggravare ulteriormente una situazione già di per sè pregiudizievole. Bisogna infatti ricordare che l’inappetenza è un fenomeno particolarmente usuale nella gravidanza, e che la mancanza di appetito può comunque essere “curata” attraverso qualche semplice accorgimento.
Ricordiamo altresì che in caso di situazioni di inappetenza perdurante per più di 1-2 giorni, sarebbe buona abitudine cercare di consultare il medico e condividere con lo specialista qualsiasi tipo di evoluzione delle proprie condizioni fisiche.