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Parto naturale? Ecco perchè non conviene avere fretta…

parto naturale

Secondo quanto afferma una recente ricerca condotta in tale ambito, le donne nella seconda fase del travaglio impiegano tra le 2 e le 5 ore prima di partorire. Un arco di tempo che non deve preoccupare, considerato che il travaglio è un momento particolarmente delicato e “strutturato”, e che pertanto non sempre è necessario avere fretta e procedere a un cesareo per “farla finita”.

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In particolare, gli studi – condotti su un campione di 40 mila donne di età superiore ai 30 anni – rivelano come in molti casi le donne hanno bisogno di più tempo per partorire il bimbo, rispetto a quello che è loro effettivamente concesso. Scatta pertanto un meccanismo piuttosto contorto, che porta le donne ad avere una insensata fretta e, pertanto, a richiedere l’intervento di un parto cesareo, privandole della gioia di un parto naturale.

parto naturale foto

A divenire oggetto di studio è in particolar modo il secondo stadio del travaglio, quello più lungo, che va dal momento della dilatazione completa del collo fino all’espulsione del feto. La seconda parte del travaglio dura in media 2 ore nelle nulipare e 1 ora nelle pluripare. Tuttavia, è bene anche considerare come tali medie possano essere ben smentite dalla realtà, e che se si superano le 3-4 ore non c’è necessariamente da preoccuparsi.

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Lo studio effettuato all’interno del campione indagato dall’Università della California afferma infatti che i tempi sono più lunghi, e non per questo il travaglio diveniva più pericoloso. In particolare, i tempi riscontrati sarebbero state pari a 3 ore per i parti naturali e a 5 ore per i parti con l’epidurale.

Dunque, cosa bisogna fare per potersi garantire un parto naturale, evitando il cesareo? Per gli studiosi dell’università californiana è semplice: non bisogna avere fretta, e aspettare che la natura faccia il proprio corso.

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