Nasce con danni molto gravi: indagato il medico.
Bambino Parto

Indagato un medico: un bimbo nasce con danni molto gravi

Se un bimbo nasce con danni molto gravi per colpa delle strutture sanitarie, è una sconfitta per tutti. E’ una sconfitta per la società civile. E perché queste cose non accadano più è necessario l’impegno di tutti, e prima di tutti delle Istituzioni.

Nasce con danni molto gravi: indagato il medico.

Un bimbo nasce con danni molto gravi: come si son svolte le cose.
Un altro episodio di malasanità che coinvolge alcune famiglie, sta mettendo ulteriormente in crisi il già malandato sistema della sanità in Italia.

E i controlli sui medici?

Una domanda, oggi, scuote tremendamente le coscienze di tutta la popolazione: perché non sono previsti periodici controlli di efficienza e competenza di tutto il personale medico prima che si verifichino situazioni gravi come quella che andiamo a descrivere?

Questa domanda se l’è posta innanzitutto il primo cittadino di Camponogara, Giampietro Menin. Il sindaco si pone a difesa dei due genitori i quali il giorno di Santo Stefano dello scorso anno 2014 assistono inermi ai gravi ritardi nel far nascere il loro bambino che oggi, stando a quanto dichiarano la mamma ed il papà, soffre dei danni subiti a causa dei gravi ritardi con cui lo stesso è stato fatto nascere dal medico che oggi è sotto accusa.

Lo svolgimento dei fatti viene riportato il dodici marzo di quest’anno dal portale web “La Nuova”, facente parte del gruppo editoriale L’Espresso,  e poi ripreso, proprio in questi giorni a causa di alcuni sviluppi di sconcertante gravità che ha preso l’indagine, dal quotidiano indipendente “Adige.it”.

Santo Stefano 2014: il bimbo nasce con danni molto gravi a causa di un ritardo del parto.Nasce con danni molto gravi: indagato il medico.

Il 26 dicembre del 2014 una donna incinta, accompagnata dal marito, si presenta all’Ospedale di Dolo (prov. di Venezia) poiché le si è rotto il sacco amniotico in pomeriggio, poco dopo le quattro e mezzo.

I genitori riferiscono che il parto presentava chiaramente e da subito notevoli complicazioni perché il bambino aveva assunto una posizione anomala. Ebbene, nonostante queste evidenti complicazioni e le richieste in tal senso della coppia, il medico, oggi indagato, A. S. ha negato il parto cesareo, insistendo perché la donna avesse un parto naturale.

Soltanto in serata – Adige.it rende noto – su richiesta dei colleghi, interviene il medico dopo aver smontato dal turno di guardia, e circa alle undici e mezzo di sera riesce nell’estrazione del feto che era, si, vivo, ma aveva evidentemente sofferto molto.

A questo punto il bambino viene poi d’urgenza trasferito all’Ospedale di Padova.

Nasce con danni molto gravi: i problemi di oggi e le possibili menomazioni di domani.Nasce con danni molto gravi: indagato il medico.

Ad oggi non si può trarre un bilancio definitivo di quanto quel trauma possa aver inflitto menomazioni al bambino; il papà comunica che i medici al momento escludono invalidanti lesioni al cervello ma, contemporaneamente, avvertono che quando un bimbo nasce con danni molto gravi, solo quando egli avrà compiuto il terzo anno di vita si potrà escludere che i danni si siano consolidati e che il piccolo dovrà conviverci per il resto della sua vita.

Però, aggiunge il padre, “nostro figlio non muove correttamente le braccia, però ora la deglutizione gli riesce in modo autonomo”.

Com’è ovvio i genitori reclamano giustizia, tanto più adesso che, essendo il medico indagato stato radiato dall’Albo dei Medici di Ferrara, le colpe dello stesso appaiono ancora più evidenti.

E’ vero, infatti, che il giorno trenta settembre 2015 l’Ordine dei Medici di Ferrara ha reso noto in modo ufficiale, avvertendo di ciò anche i competenti entiche il dottor A. S. (il medico idagato) è stato radiato dall’Albo dell’Ordine dei Medici di Ferrara “non sussistendo i requisiti di legge affinché il soggetto sia iscritto all’Albo”.

  1. S. risulta iscritto all’Albo nel 1978, anno in cui presenta la formale domanda, allegando certificato di laurea e abilitazione, corredati di autentica notarile. In questi 37 anni è stato anche responsabile di u reparto di Ginecologia ed Ostetricia di un importante ospedale. Ma, a seguito di richiesta per accertamenti, l’Università di Bologna comunica che A. S. non risulta abilitato e che il certificato di abilitazione che il medico presentò per l’iscrizione all’Albo non era mai stato rilasciato. E, in più, la medesima Facoltà aggiunge che tale “medico” risultava immatricolato presso la facoltà di Ferrara nell’Anno Accademico/ 69/70, ma successivamente, nell’Anno Accademico 74/75, si trasferì presso di loro. Ebbene, dall’anno trasferimento egli non sostenne più alcun esame per cui venne dichiarato decaduto dal corso di studi il 31 marzo 1984.

Ovviamente egli, per bocca del suo avvocato Zanforlini sostiene di esser laureato ed abilitato e che i diplomi, vecchi ed in formato cartaceo sono difficili da recuperare.

Certo è che, ad oggi, un ulteriore fascicolo della Procura di Venezia lo riguarda, per il reato di esercizio abusivo della professione.