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Mamma per posta, al via la fecondazione eterologa italo-spagnola

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Al fine di aggirare le limitazioni e le difficoltà di reperire ovociti e seme maschile, tra Italia e Spagna è iniziata la prima “fecondazione eterologa”… via posta. A raccontarlo è il quotidiano La Repubblica, che sottolinea come sia da poco iniziata la prima gravidanza postale, e che questa potrebbe essere la soluzione per molte coppie che vogliono avere un figlio, e che potrebbero rivolgersi a un centro straniero e farsi inviare per posta quel che occorre. Ma cosa sta accadendo?

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Come ricorda il TgCom in un pronto approfondimento, i protagonisti della vicenda sono una coppia che si è affidata a un centro privato torinese. “In questo caso la fecondazione eterologa doveva supplire a un problema di fertilità della donna, così il seme del marito è stato mandato a Barcellona ed è servito per creare un embrione con l’ovulo di una donatrice” – ricorda il magazine – “L’embrione quindi è stato rispedito in Italia e impiantato nella paziente”.

Numerosi i vantaggi di questa tipologia di interventi. Il primo, e più intuibile, è legato al fatto che in questo modo le coppie non sono più costrette a effettuare estenuanti viaggi oltre confine, potendo invece regolare il tutto via posta. In secondo luogo, è possibile aggirare i limiti imposti sul reperimento di ovociti e di sperma maschile, e le relative difficoltà. Ad oggi, infatti, la normativa permette la donazione solamente se questa avviene in maniera anonima, e proprio attraverso una combinazione tra ricorso a corrieri e transazioni con centri esteri, le cliniche private riescono a non infrangere la legge.

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Certo, l’idea di diventare “mamme per posta” potrebbe non essere proprio così immediata come qualcuno potrebbe pensare. Ma, in fondo, costituisce un efficace modo per aggirare le restrizioni attualmente in vigore, e coronare il sogno di avere un bebè.