Tra le sostanze che potrebbero generare maggiori problemi durante il periodo di gravidanza, gli ftalati meritano sicuramente un cenno di riferimento. Tali prodotti chimici vengono infatti aggiunti a numerose materie plastiche al fine di migliorarne le caratteristiche di flessibilità e di modellabilità, e – purtroppo – spesso sottovalutando i gravi rischi che potrebbero insorgere per le persone.
Leggi anche: Gravidanza, troppe pressioni sulle future madri
Secondo una nuova ricerca della Mailman School of Public Health, pubblicata sulla rivista Environmental Health Perspectives, in particolar modo, l’esposizione nell’utero materno a due ftalati utilizzati per oggetti di uso comune in casa (butilbenzilftalato e n-butil ftalato) sarebbe significativamente correlata la rischio che i piccoli sviluppino patologie come l’asma tra i 5 e gli 11 anni.
Leggi anche: Come rimanere in gravidanza subito!
Per questo motivo, il consiglio degli esperti è quello di scegliere, durante la gravidanza (ma, aggiungiamo noi, non solo!) uno stile di vita che sia il meno possibile esposto a elementi inquinanti, e seguire una dieta alimentare sana ed equilibrata. Consigliabile inoltre non esporsi al fumo – tanto meno quello passivo – e non utilizzare spray deodoranti in casa. Se se ne fa utilizzo, comunque, meglio aprire le finestre e arieggiare frequentemente l’ambiente domestico, al fine di evitare delle conseguenze pregiudizievoli sull’organismo.