Secondo un’elaborazione della rivista Nature, le donne subirebbero troppe pressioni su come devono comportarsi durante la gravidanza. Pressioni che sono dovute all’enfasi che si dà sull’evento, e sui comportamenti collegati all’alimentazione, all’esercizio fisico e allo stress. Una sorta di “clima di terrore”, che potrebbe influenzare le caratteristiche della madre e del nascituro, con una sorta di “comportamento trasmesso geneticamente”.
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Nature riepiloga altresì l’origine di questo “stress” sulle madri, anticipando la pressione sulle donne fin dagli anni ’70. Inizialmente ad essere messi sotto accusa erano principalmente sostanze come l’alcol, ma successivamente si è proceduto ad aumentare la pressione anche sul fronte dell’alimentazione e della forma fisica.
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Il messaggio che la rivista vuole lanciare sembra essere piuttosto chiaro: cercare di permettere alla madre di vivere questo momento “unico” in maniera naturale, senza eccessive costrizioni o influenze. Rimane invece ben determinata la buona abitudine di farsi seguire dal proprio medico di fiducia, e adottare quelle accortezze che sono necessarie per garantire a sé stessa e al nascituro il migliore livello di salute (abbandonare il fumo, l’eccesso di alcol, e così via).
