In gravidanza è fondamentale cercare di conquistare una perfetta idratazione. Ma quanta e quale acqua bere? È possibile bere l’acqua del rubinetto? Cerchiamo di rispondere a questa e ad altre domande in questo nostro breve approfondimento, cogliendo spunto da un interessante articolo che abbiamo potuto scovare sul web.
Acqua del rubinetto
Il primo grande interrogativo è relativo all’acqua del rubinetto. Si può bere in gravidanza? La risposta è positiva, ammesso che sia stata dichiarata potabile. L’acqua del rubinetto certificata come potabile è infatti batteriologicalmente pura, e pertanto da un punto di vista igienico non presenterà alcun problema. Tuttavia, considerato che fidarsi è bene e non fidarsi è ancora meglio, sarebbe opportuno cercare di conoscere la composizione dell’acqua del proprio acquedotto: durante la gravidanza aumenta infatti il fabbisogno di alcuni minerali come il calcio, il rame, lo zinco, il magnesio, il manganese, e altro ancora. Minerali indispensabili per la sintesi di alcune molecole biochimiche, e che pertanto dovrebbero essere contenute nelle giuste quantità della vostra acqua.
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Proprio per il motivo di cui sopra, sarebbe consigliabile evitare di filtrare l’acqua nelle apposite caraffe, che rischierebbero di togliere dall’acqua la dose di minerali di cui ha bisogno.
Meglio acqua naturale o frizzante?
Se scegliete l’acqua in bottiglia, non vi è alcuna differenza nell’assumere acqua naturale o acqua frizzante. A sostenerlo è un approfondimento curato da Gabriele Piuri, medico chirurgo, dottorando di ricerca in Nutrizione Sperimentale e Clinica, insieme a Francesca Deriu, biologa nutrizionista e specializzanda in scienze dell’alimentazione, dell’equipe di Attilio Speciani, noto immunologo e allergologo milanese, direttore scientifico di Eurosalus, secondo cui “in gravidanza è meglio preferire le acque a media mineralizzazione, dando la preferenza a quelle definite calciche (che contengono calcio in forma particolarmente assorbibile); importante anche il giusto equilibrio tra calcio e magnesio, due oligoelementi che ‘lavorano in coppia’ e quindi dovrebbero esser presenti in quantità bilanciate fra loro”.
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Per quanto infine concerne le acque oligominerali, considerate “leggere” per la scarsa concentrazione di minerali, è bene ricordare che se la gravidanza non complicata da processi patologici, sarebbe meglio preferire un’acqua a media mineralizzazione, proprio per la maggiore ricchezza di oligoelementi contenuti.
Insomma, a ben vedere non vi sono particolari rischi per l’assunzione di acqua in gravidanza, dal rubinetto o in bottiglia, naturale o frizzante. Parlatene eventualmente con il vostro medico di fiducia e, ove possibile, valutate le etichette per trovare il mix migliore per voi!