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Fontanella neonato: Dove si trova e cosa implica!

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Oggi parleremo della cosiddetta fontanella neonato. Come tutte le madri ben sanno, la testa del neonato è una delle parti del corpo più delicate. Di fatti, quando il bimbo nasce, le ossa del cranio non sono ancora perfettamente saldate, e sono dunque molto più morbide rispetto a quelle degli adulti. Pertanto, nella prima fase di vita del piccolo occorre riporre grandi attenzione, valutato che lo sviluppo della scatola cranica si completa solo ed esclusivamente dopo la nascita.

Detto ciò, ricordiamo che le ossa del cranio sono separate, nella parte superiore, da una linea di sutura che lascia un piccolo chiamato “fontanella”, e che è rappresentato da una membrana fibrosa flessibile e resistente. Tra i principali scopi della fontanella vi è naturalmente la necessità di fornire al cranio del bimbo la giusta elasticità, consentendo dunque di attraversare il canale del parto e, nel corso del primo anno di vita, dare la cervello del bimbo lo spazio necessario per potersi sviluppare.

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Quello che molte donne non sanno è, tuttavia, il fatto che raramente il bimbo ha una sola fontanella: il numero delle sue membrane può infatti generalmente oscillare tra un minimo di 6 e un massimo di 8. È bene però evidenziare che il numero delle fontanelle più importanti è di norma limitato a 2: quelle poste lungo la linea mediana del cranio.

In maniera ancora più specifica, possiamo ben ricordare che una prima fontanella, quella anteriore, ha una forma a rombo di circa 5 centimetri di larghezza, ed è molto semplice da individuare al tatto: si trova infatti nella parte più alta della testa, e si chiude definitivamente intorno al 18mo mese.

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La seconda fontanella neonato

La seconda fontanella è quella posteriore, di forma triangolare, più piccola della precedente, e più difficile da individuare. Rispetto alla prima, si chiude molto prima: la suturazione definitiva avviene infatti già intorno alla 7-8va settimana di vita.

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Naturalmente, quanto sopra espone le donne a un picco di attenzione nella gestione della testa del bimbo. Ma, altrettanto naturalmente, questo non deve portare la mamma e il papà a vivere con ossessione la gestione del capo del proprio figlio: se infatti la fontanella è una zona piuttosto delicata, è anche vero che la sua flessibilità e resistenza la rende maggiormente in grado di attutire i colpi rispetto al cranio di un adulto.

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Stabilito anche quanto precede, ricordiamo che, in conclusione, la gestione delle fontanelle deve essere seguita direttamente del pediatra, visto e considerato che si tratta di zone del corpo particolarmente significative per indicare lo stato di salute del bimbo. Ad esempio, è normale che la fontanella possa “pulsare”, così come può accadere che la fontanella appaia più bassa quando il bimbo ha la febbre (è segno che è disidratato).

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Nel caso invece in cui la fontanella appaia tesa e dura, è buona norma rivolgersi immediatamente la proprio pediatra poichè potrebbe trattarsi di una patologia clinica da approfondire. Infine, la chiusura molto anticipata o molto tardiva della fontanella rispetto al termine sopra indicato, deve essere gestita con grande cautela, affinchè non sia segnale di problemi di varia incisività.