Storie di vita

Costretti a vivere tra feci e urine, due bambini vengono salvati dalla polizia

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Quando la polizia è entrata nell’appartamento dove vivevano, la scena che si è presentata agli uomini delle forze dell’ordine è stata raccapricciante: due bambini di uno e tre anni erano infatti costretti a vivere in ambienti nei quali da tempo giacevano le loro stesse feci e urina. Una scena disgustosa, che non ha che potuto suscitare i dovuti approfondimenti da parte della polizia.

La vicenda è dunque giunta sulla scrivania del procuratore, che ha dovuto rilevare come il materasso e le lenzuola era macchiate di feci e fradicie di urina, e che le condizioni complessive di vita dei due piccoli erano tutt’altro che igieniche e idilliache.

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Tra le annotazioni effettuate dagli agenti di polizia, spicca il fatto che la cucina era in condizioni di evidente sporcizia, con pochissimo cibo all’interno del frigorifero. La porta sul retro era rotta, e ricoperta temporaneamente con del cartone marrone. Nei dintorni della casa furono trovati anche due grandi pitbull, apparentemente occupanti un giardino coperto di deiezioni canine e, dunque, particolarmente pericoloso per la salute dei bambini.

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Gli agenti hanno anche ricordato che l’odore nelle camere da letto dei bambini era quanto di peggio che era stato possibile sperimentare nella propria carriera nella polizia.

I bambini sono stati dunque tolti dalla custodia della madre e affidati ai servizi sociali, per poi essere riaffidati alla madre, alla quale è stata data una seconda opportunità. “Le accuse mosse sono molto gravi” – ha infatti dichiarato il procuratore alla donna – “Ha avuto la possibilità di cambiare, e le consiglio di sfruttare al meglio l’aiuto che le verrà offerto”.

Non ci resta che augurarci che la donna sia pienamente rientrata in sè, e che finalmente possa fornire una migliore cura dei propri bimbi, che meritano certamente di vivere in un ambiente migliore.