Bambino

Dormire con il bambino nel lettone, un impresa quasi impossibile! [VIDEO]

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Si chiama cosleeping e rappresenta un’abitudine sulla quale tutti i neo genitori si interrogano: è giusto dormire tutti insieme nel lettone, o è bene abituare quanto prima il proprio pargolo a dormire lontano dal contatto di mamma e papà?

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Il tema è abbastanza dibattuto. Perchè se da una parte il desiderio dei genitori è proprio quello di mantenere un frequente e diffuso contatto con i pargoli, anche durante la notte, è d’altro canto piuttosto risaputo che molte volte il distacco può aiutare a far crescere i bambini più in fretta, e che molti neonato si possono abituare a dormire addirittura “meglio” in culla, rispetto che nel lettone. Di contro, è vero che in alcuni casi il bambino che sperimenta troppo bruscamente il “distacco” può soffrire di ansia o insonnia.

Insomma, quale è la soluzione?

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Per cercare di giungere a una spiegazione professionale e puntuale, la psicologa Brunella Gasperini, qualche mese fa, cercò di riassumere tutti i principali benefici su D, il magazine femminile de La Repubblica. “Attualmente siamo in una fase “censurante”. Quasi un tabù. Le famiglie che “condividono il letto” con il figlio sono viste un po’ fuori luogo, iperprotettive, promiscue, a volte anche un po’ disturbate” – riepiloga la psicologa – “Dormire insieme nel matrimoniale limiterebbe l’autonomia e la crescita del bimbo. Eppure i bisogni di contatto, vicinanza, intimità riconosciuti alla coppia sono necessari anche ad un “cucciolo“. E’ considerato ovvio che i partner dividano il letto, condividano il momento del sonno, si sostengano anche nella “vita a occhi chiusi”, mentre non lo è per il piccolo: lui deve imparare, senza tante storie, a dormire solo nella sua stanza. Così dimostra di essere “grande” e maturo“.

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Le teorie in merito sono naturalmente numerose. Tra coloro che sono favorevoli possiamo ricordare Margot Sunderland, direttrice del Center for Child Mental Health di Londra, la quale consiglia esplicitamente ai genitori di respingere l’opinione dominante che favorisce il “distacco”, e consentire ai bambini di dormire con papà e mamma, almeno fino all’età di cinque anni. In questo modo, sostiene la direttrice, i bambini cresceranno adulti più calmi, sani e equilibrati sotto il profilo emotivo.

In ogni caso, come per tantissimi altri aspetti educativi e comportamentali, non esiste la formula giusta per tutti. Non vi rimane che trovare quella che fa al meglio per il vostro bimbo, evitando traumi o rifiuti.

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