Salute e benessere

Dolori ovulazione, come riconoscerli e come intervenire

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Stando ad alcune recenti ricerche, circa un quinto delle donne soffre di dolori durante l’ovulazione (da ben distinguersi rispetto ai classici dolori del ciclo mestruale, fastidi che invece riguardano una quota ben più ampia del sesso femminile). Spesso molto difficili da “gestire”, i dolori da ovulazione possono durare ore e giorni, e possono essere accompagnati da una serie di altri fenomeni molto fastidiosi, che vanno ad aggravare la sensibilità della donna durante questo periodo. Ma come riconoscere i dolori dell’ovulazione e distinguerli dagli altri dolori del ciclo mestruale? E come intervenire?

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Quando vengono avvertiti

I dolori dell’ovulazione sono chiamati anche con il nome di “dolori di mezzo”. La motivazione è molto semplice: questi dolori si presentano infatti a metà del ciclo mestruale e, pertanto, potrebbero essere confusi con quelli tipici della mestruazione o quelli dell’avvenuto concepimento, se non fosse per il diverso momento in cui si verificano. In ogni caso, sebbene in molte donne creino particolari fastidi e preoccupazioni, nessuna paura: non si tratta di un vero e proprio problema ma, come sopra, di un fastidio fisiologico, senza particolari controindicazioni.

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Quali sono i sintomi dei dolori dell’ovulazione

I dolori che sono connessi all’ovulazione comprendono una ricca serie di eventi che si manifestano fondamentalmente con un dolore al basso ventre, accompagnato da crampi e da un senso di pesantezza generalizzato, a sua volta “integrato” da fitte al fianco. È inoltre possibile che l’ovulazione possa manifestarsi con un’altra serie di sintomi contemporanei, come l’incremento del volume e della consistenza del seno, l’incremento del desiderio sessuale, la variazione della temperatura basale, l’alterazione del muco cervicale – che tenderà a diventare più denso, e piccole perdite ematiche.

Perchè si verificano i dolori dell’ovulazione

Le cause del “dolore di mezzo” sono principalmente attribuibili al fatto che a metà del ciclo mestruale, durante l’ovulazione, il follicolo (la sacca che all’interno delle ovaie contiene l’uovo) si rompe rilasciando l’uovo stesso. Il dolore che si può avvertire potrebbe dunque essere il risultato della crescita e del rigonfiamento del follicolo, o dell’irritazione del peritoneo (il rivestimento addominale) causata dal rilascio di sangue, o ancora dalla rottura del follicolo o dalla mancata apertura delle ovaie.

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Come rimediare ai dolori dell’ovulazione

Per cercare di comprendere come rimediare ai dolori dell’ovulazione, sarebbe opportuno ricordare che non si tratta di una vera e propria malattia. E non trattandosi di una malattia, non vi sono nemmeno cure specifiche che possono giungere in soccorso delle donne. Dunque, la “terapia” per avvertire meno fastidi non può che essere quella che condurre all’assunzione di farmaci antidolorifici o analgesici, che possano alleviare i fastidi.

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Se la sintomatologia dolorosa persiste per più di diversi giorni e diventa scarsamente sopportabile, tanto da condizionare l’ordinaria quotidianità, è comunque consigliabile di rivolgersi al proprio medico per una visita più specifica, finalizzata a comprendere se si tratti effettivamente di quanto sopra, o di altro.

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Qualche esempio? Il dolore alle ovaie può essere un classico sintomo della gravidanza. Se pertanto avete perso il “conto dei giorni”, e non sapete più se vi trovate a metà ciclo o meno (può sembrare strano, ma può capitare!), il dolore alle ovaie potrebbe essere un sintomo dell’inizio della gestazione, poco dopo il concepimento. Il dolore potrebbe essere anche molto intenso, ad una sola o ad entrambe le ovaie. Anche in questo caso, niente paura: si tratta di un fastidio nella stragrande maggioranza delle ipotesi fisiologico, che sparisce con il procedere della gravidanza: qualora ciò non dovesse accadere, e se il dolore alle ovaie è associato a perdita di muco o di sangue, potrebbe trattarsi di una gravidanza extrauterina, per la quale è necessario un immediato intervento medico.

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