Non troppo tempo fa ci siamo occupati del congedo parentale, sottolineando come nel resto d’Europa non manchino le buone “pratiche” in tal senso. Ebbene, oggi è la volta di riprendere questo argomento per aggiornarvi su una gradita novità che è stata introdotta da Facebook, una società abbastanza attenta ai temi della famiglia dei propri dipendenti.
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Stando a quanto comunicato dal management dell’azienda di Mark Zuckerberg, dal prossimo primo gennaio i dipendenti che diventeranno genitori potranno beneficiare di un congedo parentale di quattro mesi, “a prescindere” – rende nota una comunicazione del social – “dal sesso o dalla località in cui risiedono. Questa estensione coinvolge in primo luogo i neo papà e le coppie omosessuali al di fuori degli Stati Uniti e non modificherà il congedo di maternità attualmente disponibile per tutti i dipendenti nel mondo”. In altri termini, il congedo parentale è opportunamente esteso a tutti, eterosessuali e omosessuali.
Secondo i più pettegoli, la scelta aziendale è stata influenzato anche dalle posizioni del fondatore, Mark Zuckerberg, che pochi giorni fa ha annunciato di volersi prendere due mesi di congedo parentale alla nascita del proprio figlio.
Sempre in ambito di società legale al mondo informatico e digitale, Spotify – la società svedese che è punto di riferimento per la musica online – ha esteso a sei mesi il periodo di maternità o di paternità retribuito al 100%. Gradite novità, dunque, che si inseriscono nell’ondata di studi che ancora oggi ribadiscono come il congedo parentale sia uno strumento che può migliorare concretamente e tangibilmente la vita dei genitori e del bambino, oltre che la qualità del lavoro.
Non ci rimane che attendere che anche in Italia possano essere inseriti simili previsioni: nel nostro Paese, rivelava una recente analisi statistica della quale abbiamo parlato pochi giorni fa, una neo mamma su tre sceglie di abbandonare il proprio posto di lavoro…