Durante il periodo della dolce attesa, tra le tante domande che i futuri genitori si pongono in relazione al nascituro, vi è anche l’immaginazione su quanto possa essere più o meno alto. Ma è possibile calcolare quanto sia alto il proprio figlio?
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Al fine di fornire una buona risposta al quesito di cui sopra, iniziamo con il ricordare che alla nascita un bambino è alto (o, meglio, lungo!) 50 centimetri se maschietto, 48 centimetri se femminuccia. Da questo momento in poi, ogni bambino seguirà un diverso e personale ritmo di crescita. Dunque, a niente serve fare paragoni con altri bambini, con i fratelli o con gli amichetti: ogni bimbo ha necessità di rispettare il suo percorso di crescita, che spesso può divergere radicalmente da quello degli altri maschietti o femminucce più vicini.
Introdotto quanto precede, ricordiamo anche che il potenziale di crescita del bambino è influenzato principalmente dal suo patrimonio genetico, e che lo sviluppo dipenderà anche dall’ambiente in cui vive, dall’alimentazione, dall’attività fisica. Inoltre, sulla velocità di crescita può giocare un ruolo importante anche la presenza di malattie di origine infettiva.
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Ad ogni modo, premesse a parte, esiste in realtà una piccola formula matematica che può assicurare una stima di massima (ma non fateci troppo affidamento!) su quale possa essere la statura approssimativa del bimbo. Se è maschietto, prendiamo l’altezza della madre e del padre, aggiungiamo 13 e dividiamo per 2. Al risultato ottenuto sottraiamo 8 per avere l’altezza minima, e aggiungiamo 8 per avere quella massima. Dunque, se il papà è alto 180 cm e la mamma 160 cm, il bimbo sarà presumibilmente alto tra i 168,5 centimetri, e i 184,5 centimetri.
Per le femminucce ripetete l’operazione, ricordandovi di sottrarre (anziché aggiungere) 13 dalla semplice formula matematica che abbiamo sopra indicato, fermo restando il resto.