Le coccole rappresentano una terapia fondamentale per il benessere dei piccoli e dei genitori. Talmente fondamentale che lo scorso 25 giugno in Italia si è celebrata la giornata nazionale delle coccole. Ma perchè non possiamo farne proprio a meno? E perchè non dovrebbero mancare ai nostri figli?
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Nei primi mesi di vita l’interazione mamma-bambino è una questione essenzialmente fisica, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che a seguito di un parto naturale, la mamma abbia un contatto fisico il prima possibile con il neonato” – spiega sulle pagine di Style Michele Cucchi, esperto in psichiatria e Direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano – “Questo migliora i parametri di buona salute e il puerperio, sia nella mamma che nel bambino. Numerosi studi, inoltre, concordano sull’importanza dell’interazione fisica nei primi mesi di vita per un’ottimale crescita del sistema emotivo, del senso di sicurezza in se stessi e della capacità di affrontare lo stress“.
A creare dei benefici è anche il co-sleeping, l’attività del dormire con la mamma nei primi sei mesi di vita. “Alcuni studi suggeriscono che questi bambini abbiano una miglior capacità di recupero dallo stress indotto dalla strange situation, la condizione sperimentale con cui attorno ai 12-18 mesi di vita si indaga la sensibilità emotiva alla presenza di persone estranee” – aggiunge ulteriormente l’esperto.
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Per quanto concerne la “tipologia” di coccola da preferire, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Si può procedere con abbracci, carezze, grattini, ma anche i rituali della buona notte, con baci, parole dolci sussurrate nell’orecchio, fiabe per addormentarsi e tanto tanto altro ancora.
E voi che ne pensate? Ritenete anche voi che le coccole possano rappresentare una tappa fondamentale per il benessere del piccolo e, perchè no, anche di quello dei genitori?