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Bambino con due mamme registrato all’anagrafe

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Da Torino arriva una storia particolarmente “curiosa”, ma alquanto delicata. Nato a Barcellona in seguito a un’inseminazione eterologa, il bimbo per la legge spagnola è legittimamente figlio di due madri. Una “cosa” che non è permessa in Italia, e che tuttavia è pienamente regolare secondo la legge spagnola, che permette di registrare all’anagrafe un bimbo nato – come in questo caso – da una donna iberica, coniugata in Spagna con una donna italiana che ha donato gli ovuli alla compagnia affinchè potesse far venire alla luce il proprio bambino.

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Già da queste poche righe appare chiaro come la situazione sia estremamente delicata (non fosse altro per la presenza del bimbo), e proprio per questo motivo si è esplicitamente domandata la pronuncia della Corte d’Appello, che ha ribaltato la sentenza emessa in primo grado, ammettendo quindi l’iscrizione del bimbo all’anagrafe, con la registrazione delle due madri in qualità di genitori.

“Non si tratta di introdurre ex novo una situazione giuridica inesistente – si legge nel decreto -, ma di garantire una copertura giuridica a una situazione di fatto in essere da anni”. Insomma, i giudici hanno guardato – giustamente! – in primo luogo al benessere del bambino, che fino ad oggi è cresciuto con due madri, entrambe riconosciute come tali dalla legge spagnola.

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Secondo quanto riferisce la sentenza della Corte, i problemi che si creerebbero senza una registrazione dell’atto di nascita sarebbero numerosi, e metterebbero seri limiti al diritto all’identità personale del minore e del uso status. Inoltre, vietando la registrazione la madre italiana (che è colei che ha donato gli ovuli) non avrebbe alcun legame di parentela.

Sulla questione il sindaco di Torino, Piero Fassino, non è sembrato particolarmente loquace. “Il tema è serio – ha infatti chiosato – quindi chiedo a tutti di esaminare prima la sentenza e poi ne discuteremo”.

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Intanto, rimane da svelare un piccolo, grande mistero. Considerato che il bimbo è legittimamente nato da due genitori, come è stato registrato il piccolo all’anagrafe? Sono state indicate entrambe le madri? Si è optato per l’indicazione di “genitori ignoti”? Un mistero che, sostengono dalla cronaca locale, per il momento non è stato svelato. Non rimane quindi che attendere le comunicazioni più dettagliate che giungeranno nel Consiglio comunale di lunedì prossimo.

Nell’attesa, ci auguriamo che tutte queste vicende non abbiano ulteriori ripercussioni sul benessere del bambino, al quale dovrà essere assicurato tutto l’insieme di diritti di qualsiasi altro.

Fonte: Torino Today

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