Storie di vita

Baby sitter uccide bimba e gioca al computer prima di chiamare i soccorsi

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La vicenda della quale vogliamo informarvi oggi è di cinque anni fa ma – complice anche una lunga vicenda giudiziaria – nessuno sembra essersi dimenticato della sua povera e piccola vittima.

La storia della quale vi parliamo è quella che vede Sheila Polanski, una baby sitter, ritenuta colpevole per aver ucciso una bimba di soli due anni, Madeline McHenry, il 5 luglio 2010, dopo averla scossa con grande impeto e averla gettata sul pavimento, dove è rimasta in agonia per diverse ore, prima che la baby sitter si decidesse a chiamare le forze dell’ordine e i soccorsi.

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Quando il soccorso è giunto, per Madeline era tropo tarti. La bimba è stata infatti condotta in ospedale dove, nonostante i tentativi per salvarla dalla morte, è deceduta dopo due giorni. Dopo aver accertato i fatti, la baby sitter è stata giudicata colpevole di omicidio colposo aggravato con una pena di 12 anni.

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Come se quanto sopra non fosse già sufficiente per tingere una vicenda di colori piuttosto foschi, è emerso che la baby sitter, dopo aver ucciso la bimba, sarebbe rimasta per oltre due ore a giocare con alcune applicazioni della propria pagina Facebook. Una situazione drammatica, che ha dell’incredibile, e che sembra essere determinata dal comportamento della piccola che, secondo quanto ha ammesso la baby sitter in aula del Tribunale, non la “smetteva di piagnucolare“.

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Dunque, la baby sitter si era innervosita perchè il “rumore” creato dalla bimba impediva lei di giocare tranquillamente online. Sheila ha arricchito la propria testimonianza ricordando di essere sotto pressione, e di essere stata turbata dalla notizia di sfratto che le era stato notificato, e che non riuscite a gestire la situazione.