Salute e benessere

Acqua ionizzata, tutte le verità e le bugie su questo tema!

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L’acqua ionizzata, nel nostro Paese, è ancora un mistero. Un mistero perchè se ne parla poco, se ne sa poco e se ne capisce altrettanto poco. Quale migliore occasione, dunque, di cercare di chiarire alcuni dei principali interrogativi intorno all’acqua alcalina ionizzata?

Acqua ionizzante, il top per idratarsi!

Cercando di contribuire a fare chiarezza su questo argomento, ricordiamo anzitutto che il nostro corpo necessità di una continua disintossicazione: in questo modo eliminiamo le tossine e cerchiamo, sostanzialmente, di godere di una migliore salute. Ora, considerando che per distintossicarsi un metodo fondamentale è semplicemente quello di bere e idratarsi a sufficienza, l’acqua ionizzante può realmente svolgere un ruolo fondamentale, visto e considerato che l’acqua alcalina ionizzata ha un potere che risulta essere almeno 7 volte più idratante rispetto alla normale acqua. Naturalmente, non è necessario fare il pieno di acqua ionizzante per stare “meglio”. Pertanto, sfatiamo un primo mito: l’acqua ionizzata fa bene ma per idratarsi è sufficiente bere la dose giornaliera consigliata.

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Acqua alcalina: a tempo determinato o no?

Alcuni sostengono che l’acqua alcalina ionizzata possa condurre benefici solo se utilizzata per breve tempo. In realtà non è esattamente così, visto e considerato le proprietà dell’acqua alcalina si producono fintanto che la beviamo. Naturalmente, è bene cercare di evitare la confusione: l’acqua alcalina va bevuta subito, o entro 24-36 ore. Dopo questo periodo inizia infatti a perdere le sue caratteristiche.

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Acqua alcalina, quali controindicazioni?

L’acqua ionizzata può appesantire il nostro organismo. Il motivo è abbastanza semplice: durante la digestione lo stomaco produce acido cloridrico per aiutare la digestione stessa. Se si beve acqua alcalina ionizzata, la sostanza può diluire i succhi gastrici e, quindi, rendere più pesante la digestione. Meglio dunque non bere acqua alcalina ionizzanta vicino ai pasti.

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Come poter creare acqua alcalina ionizzata?

In commercio esistono numerose tipologie di ionizzatori d’acqua alcalina. E, generalmente, proprio per i motivi di cui sopra, gli stessi ionizzatori permettono di erogare sia acqua depurata non alcalina, che acqua alcalina ionizzata (la prima potrà essere consumata durante i pasti, la seconda lontano dai pasti).

In tal proposito, è bene ricordare che gli ionizzatori disponibili in commercio non hanno prezzi molto abbordabili, sebbene il loro costo possa ben essere compensato dalla possibilità di poter sempre disporre di acqua sana a casa propria, attraverso la comune acqua del rubinetto.

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Attualmente, infatti, il prezzo medio di uno ionizzatore si aggira tra i 1.500 e i 2.000 euro. A tale onere occorre aggiungere anche il prezzo dei filtri che periodicamente è necessario cambiare, e il cui costo varia tra i 30 e i 50 euro.

Acqua alcalina, pareri e opinioni

Se cercate sul web qualche parere e qualche opinione sull’acqua alcalina ionizzata, troverete raccomandazioni particolarmente discordanti. Eppure, diverse ricerche e molti studi puntano a dimostrare l’efficacia di tale acqua, pur allontanando il campo da possibili equivoci che possono ricondurre a tale acqua proprietà miracolose.

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Oltre alle critiche derivanti dallo scetticismo sulle effettive caratteristiche intrinseche dell’acqua, una buona parte delle evidenze negative si riferisce al costo dei macchinari che sono necessari per l’alcalinizzazione dell’acqua che, come abbiamo visto nelle righe che precedono, risulta essere piuttosto elevato. Ad ogni modo, ci pare che questa sia la critica più debole: il costo dei macchinari è infatti ben compensato negli anni, soprattutto in quelle famiglie in cui il consumo di acqua per uso alimentare è particolarmente abbondante.

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Ancora, alcuni studiosi sostengono che l’assunzione di acqua alcalina ionizzata non contribuisca sufficientemente ad abbassare il livello di acidità nell’organismo. Un’evidenza piuttosto veritiera, se si pensa che in alcune situazioni l’alimentazioni potrebbe comunque essere contraddistinta da un elevato apporto di carni, grassi e altri alimenti che tendono, appunto, ad acidificare.

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Ultima critica è relativa allo spreco di acqua. Durante il processo di alcalinizzazione dell’acqua corrente che esce dal rubinetto, infatti, dalla filtrazione viene scartata un’acqua con pH basso, acida. Attenzione tuttavia a non pensare che questa acqua sia inutile: anche l’acqua acida può infatti essere sfruttata a dovere, considerato che possiede alcune proprietà che possono tornare utili in ambito familiare.

Qualche esempio? Potete utilizzarla come disinfettante, antibatterico, antinfiammatorio, per la cura dei denti e del cavo orale, del cuoio capelluto, per le scottature e gli eczemi o ancora per la cura della casa, diluendo i normali detersivi.

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