Di solito è una fastidiosa condizione che diventa più insistente nell’ultimo trimestre anche se a volte può accadere che sin dai primi mesi di gestazione questo fastidio possa insorgere.
In soggetti NON in gravidanza, sia maschi che femmine, alle origini dell’acidità in gravidanza di stomaco c’ è spesso una eccessiva produzione dei liquidi nel nostro organismo, che solitamente sono dediti alla digestione ed all’assimilazione dei cibi ingeriti. Cause imputabili, in assenza di patologie, a cibi particolarmente piccanti, bevande gasate e alcool.
In stato interessante invece molto dipende dagli ormoni e dall’aumento delle dimensioni dell’utero per quanto concerne l’ acidità in gravidanza.
Da una parte gli ormoni prodotti dalla placenta, come ad esempio il progesterone, agiscono direttamente rilassando la muscolatura dell’esofago e facendo sì che, la valvola deputata al contenimento degli acidi nello stomaco, posta tra stomaco ed esofago, perda elasticità ed aderenza, facendo risalire verso l’esofago gli acidi dello stomaco.
L’altra causa dell’ acidità in gravidanza è determinata dall’aumento delle dimensioni dell’utero. Questi nel suo ingrossarsi peme sullo stomaco, deformandolo leggermente, e facendo sì che la valvola posta tra esofago e stomaco, perda aderenza nella chiusura.
Acidità in gravidanza: i rimedi
Per ridurre il fastidio di acidità di stomaco in gravidanza, esistono diversi accorgimenti o rimedi naturali. In caso di persistenza del fastidio ed esclusivamente dopo consulto medico, ricorrere ai farmaci.
Per prima cosa ricordiamoci di preferire sempre piccoli pasti, più frequenti, che pochi ed abbondanti. L’ideale rimane sempre cinque pasti giornalieri: tre principali e due spuntini intermedi. Questo per evitare il sovraccarico dell’apparato digestivo, evitando l’ aggressione dei succhi gastrici sollecitati ad un super-lavoro dinanzi a pasti abbondanti.
Oltre alla quantità dei cibi, prestare attenzione anche alla qualità. Cibi troppo speziati o particolarmente piccanti, bevande zuccherate e/o gasate ed alcool, sono da evitare.
Prediligere delle tisane come camomilla, malva, melissa e valeriana che aiutano lo stomaco a rilassarsi proteggendone la mucosa. Dopo aver ingerito i pasti, evitare di mettersi subito a letto. Compatibilmente con il proprio stato, prediligere piccoli movimenti che aiutino il meccanismo della digestione.
Per ridurre l’acidità in gravidanza di stomaco, può essere d’aiuto la notte, dormire con la parte superiore del corpo leggermente sollevato. Se non si dispone di un letto a regolazioni variabili, possono essere utilizzati dei cuscini.
Inoltre va ricordato che, per una donna in gravidanza, è sempre meglio preferire abiti comodi e se possibile, di fibre naturali. Abiti stretti che possano premere o costringere lo stomaco, non aiutano affatto nella risoluzione o quantomeno nell’attenuazione dell’acidità di stomaco.
In presenza di acidità in gravidanza di stomaco, il rimedio più conosciuto e più diffuso sicuramente rimane il bicarbonato di sodio, magari aggiunto a mezzo limone spremuto in un bicchiere d’acqua. Ma per le donne in gravidanza è bene evitare.
Bene invece le verdure lesse e le tisane come camomilla, malva, melissa e valeriana, da sole o combinate tra loro.
In ogni caso, per l’acidità ed il bruciore di stomaco, esistono in vendita diversi prodotti che possono essere usati in gravidanza, sebbene l’uso va fatto solo dopo consulto medico.
Alcuni di questi sono antiacidi come alluminio, magnesio e calcio, alginati, ranitidina e omeprazolo.
Qualsiasi rimedio sempre sotto consiglio medico!
Ma ricordiamo sino allo sfinimento: usare ogni tipo di soluzione, dal rimedio blando al farmaco vero e proprio, sempre e solo dopo consulto medico. Un uso arbitrario o un errato dosaggio potrebbe nuocere gravemente alla salute della mamma e del bambino.