Il progesterone è un ormone rilasciato dalle ovaie. Cambiare i livelli di progesterone può contribuire a dar luogo a cicli mestruali irregolari e/o a simulare alcuni sintomi della menopausa. Il progesterone è anche necessario per favorire l’impianto di un ovulo fecondato nell’utero e per mantenere e portare a termine la gravidanza.
Il progesterone sintetizzato in laboratorio, viene utilizzato per imitare le funzioni del progesterone rilasciato dalle ovaie.
A che cosa serve?
I progestinici di solito vengono utilizzati come principi attivi delle pillole anticoncezionali e servono ad evitare che le ovaie rilascino ovuli, inoltre, favoriscono l’addensamento di muco attorno al collo dell’utero per far si che gli spermatozoi non possano entrare nell’utero, e in rari casi, impediscono che un ovulo fecondato si impianti in esso.
Progesterone: effetti collaterali
Il progesterone comporta alcuni effetti collaterali che, come la maggior parte degli effetti collaterali dei metodi contraccettivi progestinici, scompaiono dopo i primi mesi di utilizzo. Gli effetti collaterali includono:
- Cicli mestruali irregolari
- Spotting o sanguinamento tra i periodi mestruali
- Seni dolenti
- Mal di testa
- Nausea
- Vertigini
- Gonfiore o aumento di peso
- Assenza di cicli mestruali (non del sanguinamento mensile)
E alcuni effetti collaterali meno comuni quali la depressione e l’oscuramento della pelle del labbro superiore, sotto gli occhi o sulla fronte (cloasma).
I rischi legati al progesterone
Assottigliamento delle ossa. L’uso del progesterone per 2 o più anni può causare perdita di massa ossea, che non può essere totalmente reversibile dopo l’interruzione del trattamento.
Per le adolescenti, la perdita di tessuto osseo è motivo di preoccupazione, poiché le ragazze sono in fase di costruzione di massa ossea durante la crescita. Ed allora, occorre quantomeno integrare quotidianamente le riserve di calcio e di vitamina D se esse decidono di assumere dei progestinici. Un piccolo studio effettuato sulle ragazze adolescenti che assumevano del progesterone, ha dimostrato che la perdita ossea dovuta alla sostanza, si arrestava dopo che esse sospendevano l’assunzione della stessa. In ogni caso, occorre parlare con il medico curante o il ginecologo se si assume un prodotto a base di progesterone da più di 2 anni.
Rischio di infezione. Uno studio recente ha dimostrato che utilizzando del progesterone ci si espone maggiormente al rischio di infezioni da clamidia o alla gonorrea. Quindi, a maggior ragione, se ci si espone a delle condotte sessuali a rischio è opportuno l’uso di preservativi.
Rischio progestinico dopo un episodio di diabete gestazionale
Le donne che allattano possono tranquillamente utilizzare la mini-pillola o dei prodotti a basso dosaggio di progesterone senza preoccuparsi degli effetti che tali sostanze hanno sulla loro produzione di latte o sul bambino.
Un discorso a parte riguarda l’uso di progesterone come un metodo per il controllo delle nascite dopo aver sofferto di diabete gestazionale: rende più probabile l’insorgenza del diabete nella persona.