Notizie

“È morto, se ne è andato in modo terribile”. Una promessa di Masterchef, voleva diventare un grande cuoco, ma è stato travolto dagli eventi

L’educazione di un figlio è un impegno difficile, gravoso e quotidiano. Ogni genitore si preoccupa del futuro e della crescita dei propri ragazzi e per questo motivo, spesso, si usano degli stratagemmi per responsabilizzarli e metterli nelle condizioni più consone affinché diventino donne e uomini autonomi. Ma quello che è capitato a Elliot Stapleton-Giddins , un ragazzo di 18 anni di Stony Stratford, nel Buckinghamshire (Gran Bretagna) è inquietante. Il giovane infatti è stato trovato morto impiccato nella sua camera da letto. Il 18enne era diventato famoso per aver partecipato a una edizione inglese di Masterchef ed era diventato una promessa dell’arte culinaria. Secondo le indagini portate avanti dalle autorità britanniche, l’adolescente si sarebbe tolto la vita in seguito una richiesta della mamma, volta a far crescere la fiducia e il senso del dovere del giovane. Ma non avrebbe mai immaginato che sarebbe andata a finire in questo modo. Una tragedia familiare veramente assurda che ha lasciato un’intera comunità sotto choc. (Continua leggere dopo la foto)

mas1
Secondo la ricostruzione del fatto, Tracy (la mamma di Elliot) aveva chiesto al figlio di pagare 200 sterline al mese per l’affitto della sua stanza, nella casa che condividevano. Come riporta Metro una testimone 14enne ha raccontato di aver letto un messaggio della mamma Tracy in cui c’era scritto: “È necessario pagare 200 sterline al mese, ma le altre camere costano 500, questo mi sembra come un trattamento equo”. Elliott lavorava come cuoco, il suo più grande sogno era quello di fare il cuoco e si stava impegnando per realizzarlo. (Continua a leggere dopo le foto)


Al momento della sua morte era in possesso di 2.500 sterline nel suo conto, risparmi che voleva spendere per un viaggio. Sembra che il messaggio di sua madre avesse avuto un certo impatto su di lui, come spiega la fidanzata Lily e probabilmente riteneva quella richiesta troppo ingiusta. I familiari ricordano che era stato vittima di bullismo, ma che non aveva mai dato segno di squilibri o di problemi mentali. Per la mamma quella richiesta era solo un modo per renderlo più responsabile.