Bambino

Leggere le storie ai propri bimbi è fondamentale: ecco svelato il perché!

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Leggere delle storie e dei racconti ai propri bimbi – comprese le favole della buonanotte! – è estremamente importante per favorire lo sviluppo delle capacità emotive e relazionali del bambino, che non potrà che immedesimarsi nei personaggi e nelle trame delle storie, stimolando anche l’intelligenza logica. A sostenerlo è una recente indagine condotta dalla Oxford University Press, condotta su un campione di mille genitori con figli tra i 5 e gli 11 anni, secondo la quale il 44% di loro smette di leggere ai bambini intorno al settimo anno di età: un vero e proprio errore, che potrebbe avere un riflesso negativo sul rendimento scolastico.

Ad occuparsi del tema è recentemente stato anche il magazine Donna Moderna, che riflettendo sull’importanza delle favole, ricorda come “secondo la scuola psicoanalitica, le storie che raccontiamo loro aiutano i piccoli a riconoscere ed affrontare le paure. Non devono spaventarci le favole dalla trama cruenta, perché il bambino ha la capacità di proiettarsi verso il finale. Le storie lo aiutano nella vita di tutti i giorni, gli permettono di esplorare le proprie emozioni e il rapporto con gli altri”.

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A tal fine, non è mai troppo tardi per recuperare il tempo perduto. Secondo il progetto “Nati per leggere” ad esempio, esisterebbero dei momenti ideali da riservare alla lettura con il bambino: il momento in cui i bimbi siano effettivamente tranquilli (ad esempio, prima della nanna o dopo i pasti). Non servono quindi ore trascorse sui libri, ma solamente qualche minuto, ripetuto ogni giorno. Se il bimbo non ha voglia o è agitato, è meglio rimandare la lettura in un momento successivo, poiché risulterebbe essere spiacevole e poco efficace. Un utile metodo consiste altresì nello sfruttare i momenti di pausa: in viaggio o in sala d’attesa è sempre possibile ritagliarsi qualche minuto utile.

Di qui, qualche utile consiglio fornito dal progetto. Cerchiamo di riassumerli:

  1. scegliere un luogo confortevole dove sedersi o recitare le filastrocche del suo libro preferito
  2. eliminare le altre fonti di distrazione (televisione, radio, stereo)
  3. tenere in mano il libro in modo che il bambino possa vedere le pagine chiaramente
  4. indicargli le figure e quando sarà più grande, lasciarlo fare (indicherà lui stesso le figure)
  5. leggere con partecipazione, creare le voci dei personaggi e usare la mimica per raccontare la storia
  6. variare il ritmo di lettura e fargli domande sulla trama
  7. lasciare che lui stesso faccia delle domande e spronarlo a raccontare nuovamente la storia
  8. portalo in biblioteca!

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Ricordate inoltre che leggere è un’attività fondamentale, e che per i genitori può essere il giusto modo di preparare i piccoli al mondo della scuola. Un bambino che legge frequentemente avrà infatti un vocabolario più ricco, sarà in grado di esprimersi meglio e riuscirà a sviluppare la sua curiosità. Secondo un recente report condotto dalla London School of Education, ad esempio, incoraggiando l’amore per la lettura in casa sarà possibile supportare i figli nel conseguimento di un successo e di una felicità maggiore.

E voi che ne pensate? Come vi comportate?

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