Santa Brigida di Svezia è stata una religiosa e mistica svedese, fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore, vissuta tra il 1303 e il 1373 e proclamata Santa da Papa Bonifacio IX nel 1391. Il 1 ottobre 1999 Giovanni Paolo II l’ha dichiarata compatrona d’Europa insieme a Santa Caterina da Siena e Santa Teresa Benedetta della Croce.
Brigida nacque a Finsta, cittadina svedese dell’Uppland, da famiglia aristocratica. Sposata e con 8 figli, rimase vedova nel 1344. Dopo la morte del marito Brigida si spostò per varie missioni, potendo così realizzare le opere dalla sua formazione cristiana. Lasciata la Svezia nel 1349, si stabilì a Roma e girò per l’Italia nei luoghi in cui si trovavano le reliquie dei Santi. L’ultimo pellegrinaggio effettuato da Brigida la condusse in Terra Santa, dove vide gli stessi luoghi vissuti da Gesù.
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Proprio nell’ultimo pellegrinaggio giunse dunque a Gerusalemme, dove si ammalò gravemente. Tornata a Roma, morì il 23 luglio 1973, assistita dalla figlia Caterina alla quale aveva affidato l’Ordine del Santissimo Salvatore. Il suo corpo fu inizialmente sepolto nella chiesa di San Lorenzo in Damaso e, successivamente, nel monastero svedese di Vadstena. Alcune reliquie sono invece conservate a Roma, nelle chiese di San Lorenzo in Panisperna e di San Martino ai Monti.
Secondo le leggende, Brigida visse una straordinaria esperienza mistica durante la quale ricevette da Gesù, dalla Vergine Maria e dai Santi, alcune rilevazioni raccolte in otto volumi. Le rilevazioni sarebbero relative ad alcuni avvenimenti storici, e conterrebbero anche alcune ammonizioni in tema di riforma morale del popolo cristiano.
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Nei testi delle rilevazioni, Brigida racconta che desiderando conoscere il numero esatto di colpi ricevuti da Gesù durante la sua Passione, durante una delle apparizioni Gesù stesso le avrebbe rivelato di aver ricevuto 5480 colpi e che, se si fosse voluto onorarli, si sarebbero dovuti recitare quindici orazioni per un anno, insieme ad altre preghiere.
Tra le principali curiosità e annotazioni folkloristiche, ricordiamo come l’esclamazione “Santa Brigida” sia oggi entrata nel patrimonio comune italiano e, in particolare, del Mezzogiorno. Secondo l’interpretazione di Ernesto De Martino: “I pastori della Daunia, in particolare, sono soliti ricorrere all’espressione che ricorda la Santa per sottolineare una grande fatica che ha visto protagonista un’altra persona e che gli viene narrata, forse in riferimento ai pellegrinaggi e alle opere svolte da Brigida di Svezia mentre era ancora in vita. Un mito tramandato nei secoli attraverso la narrazione dei prelati, che raccontavano al popolo le vite dei santi sotto forma di figurine esemplari“.
