Costanzo di Perugia è stato il primo vescovo di Perugia, martirizzato all’epoca delle persecuzioni ordinate dall’imperatore Marco Aurelio nei confronti dei cristiani.
Di fatti, secondo la tradizione cristiana, Costanzo fu portato dinanzi al console Lucio e flagellato. Quindi, fu messo nell’acqua bollente, da dove tuttavia ne uscì illeso. Costanzo fu dunque ricondotto in carcere e, qui, convertì i suoi custodi, che lo aiutarono a fuggire. Rifugiatosi a casa di Anastasio, fu arrestato con quest’ultimo e decapitato a Foligno.
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Dopo il martirio, Costanzo fu portato a Perugia e sepolto non lontano dalla città in un luogo detto Areola fuori Porta San Pietro, dove venne eretta la prima cattedrale di Perugia. In tale luogo fu eretta altresì l’attuale chiesa di San Costanza consacrata. L’edificio venne poi ristrutturato sulla fine dell’800 dall’architetto locale Guglielmo Calderini.
Tra i miracoli che vengono attribuiti a Costanzo ricordiamo quello di una donna affetta da completa cecità che si fece portare ai piedi del santo per poter ricevere la benedizione e implorare aiuto (e pare che dopo la benedizione la donna riacquistò completamente la vista). Altro miracolo attribuito a Costanzo è quello di un nobile perugino, Crescenzio, con paralisi agli arti inferiori da diversi anni, che andò da Costanzo e avuta la benedizione da costui fu risanato completamente e immediatamente. Sebbene il culto di Costanzo fu principalmente incentrato in Umbria, l’ammirazione verso il Santo è oramai universale.
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Tra le principali curiosità, ricordiamo che secondo la tradizione cristiana ogni anno, durante la festa di San Costanzo, le ragazze nubili vadano nella chiesa del Santo: se costoro guardano il gioco di luci riflesse sull’immagine del Santo, avendo l’impressione che Costanzo faccia l’occhiolino, le nozze saranno effettuate entro l’anno. In caso contrario è tradizione che il fidanzato regali alla ragazza il tipico dolce locale.
Tra le altre tradizioni, ricordiamo come in occasione della festa patronale del 29 gennaio, ha luogo da secoli la c.d. “luminaria”, una processione con torce e candele alla quale partecipano le autorità civili e religiose, che parte all’ora dei primi vespri del 28 gennaio dalla basilica di San Pietro, e raggiunge la chiesa di San Costanza. Nella sola giornata del 29 gennaio ha invece luogo la tradizionale mostra mercato lungo il Borgo XX Giugno, con degustazione del torcolo di San Costanza, il dolce tipico della ricorrenza, che i fidanzati di cui sopra regalano alle loro donne.